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Botta e risposta tra Campagna e Rocchese per il caso De Luca

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Domenica allo stadio “Ravaschieri” si è giocata la partita tra Rocchese e Città di Campagna valevole per la 27ª giornata del girone D di Promozione. La squadra ospite ha presentato un ricorso dopo il match, contestando il tesseramento di un attaccante della squadra di casa.

Promozione, scontro tra Rocchese e Città di Campagna

Domenica pomeriggio allo stadio “Ravaschieri” è andato in scena il big match tra Rocchese e Città di Campagna terminato con il risultato di 0-0.


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Dopo la partita, la società granata ha presentato un ricorso in merito al tesseramento dell’attaccante rossoblù Ciro De Luca, come riportato nel comunicato postato sui propri profili social. Oggi è arrivata la risposta della Rocchese, che tramite una nota, ha chiarito alcuni aspetti di una vicenda destinata a protrarsi fino alla fine del campionato.

Il comunicato del Campagna

In seguito al ricorso presentato dopo la gara di domenica 23-03-2025 contro la Rocchese che ha schiarato in campo il calciatore Ciro De Luca, nonostante un chiaro illecito scaturito dal quarto tesseramento attivo nell’anno sportivo in corso e visto rigettato il ricorso, la società ASD Cittá di Campagna ha presentato appello.

Pertanto:
“L’ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919 è convocata il giorno 28.03.2025 alle ore 11.30 presso gli uffici del C.R. Campania in Via G. Porzio Centro Direzionale 2 Isola G2 80143 Napoli (2° PIANO),
per audizione del reclamo avverso C.U. N. 32/GST del 25/03/2025”

Certi di conseguire un meritato risultato etico e morale per via giudiziale, siamo già pronti, qualora anche in secondo grado dovessero respingere il ricorso a presentare appello in cassazione, dove faremo valere, anche oltre regione, quanto è previsto dal regolamento sportivo FIGC.

La risposta della Rocchese

COMUNICATO STAMPA 27 MARZO 2025

Alla luce delle recenti dichiarazioni diffuse sui media da parte dell’ASD Città di Campagna, riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti fondamentali.

La Rocchese è una società sportiva fondata su principi solidi di moralità ed etica, valori che rappresentano la nostra identità e che vanno ben oltre il mero risultato sportivo. Il nostro impegno quotidiano è volto a promuovere la lealtà, il rispetto delle regole e la passione per il calcio, elementi imprescindibili che guidano ogni nostra decisione e azione.

Desideriamo inoltre sottolineare che “l’illecito tesseramento” di cui siamo stati accusati non è stato riconosciuto tale dalla giustizia sportiva di primo grado, che si è pronunciata in merito per ben due volte. Questo evidenzia come il nostro operato sia sempre stato condotto nel pieno rispetto delle normative vigenti e dell’essenza stessa dello sport.

Troviamo inopportuno e poco conforme ai principi di lealtà e correttezza sportiva attribuire giudizi di immoralità ed eticità discutibile a situazioni che competono esclusivamente alla giustizia sportiva. È questa, infatti, l’unica autorità preposta a valutare i fatti e ad esprimere verdetti, nel rispetto dei principi del diritto sportivo.

Proprio per questa ragione, restiamo sereni e fiduciosi nel percorso intrapreso e, qualora le decisioni di primo grado dovessero essere rivalutate e modificate, accetteremo qualsiasi esito con lo stesso spirito di rispetto e sportività che ci ha sempre contraddistinti.

Rocchese 1964

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Domenica allo stadio “Ravaschieri” si è giocata la partita tra Rocchese e Città di Campagna valevole per la 27ª giornata del girone D di Promozione. La squadra ospite ha presentato un ricorso dopo il match, contestando il tesseramento di un attaccante della squadra di casa.

Promozione, scontro tra Rocchese e Città di Campagna

Domenica pomeriggio allo stadio “Ravaschieri” è andato in scena il big match tra Rocchese e Città di Campagna terminato con il risultato di 0-0.


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Dopo la partita, la società granata ha presentato un ricorso in merito al tesseramento dell’attaccante rossoblù Ciro De Luca, come riportato nel comunicato postato sui propri profili social. Oggi è arrivata la risposta della Rocchese, che tramite una nota, ha chiarito alcuni aspetti di una vicenda destinata a protrarsi fino alla fine del campionato.

Il comunicato del Campagna

In seguito al ricorso presentato dopo la gara di domenica 23-03-2025 contro la Rocchese che ha schiarato in campo il calciatore Ciro De Luca, nonostante un chiaro illecito scaturito dal quarto tesseramento attivo nell’anno sportivo in corso e visto rigettato il ricorso, la società ASD Cittá di Campagna ha presentato appello.

Pertanto:
“L’ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919 è convocata il giorno 28.03.2025 alle ore 11.30 presso gli uffici del C.R. Campania in Via G. Porzio Centro Direzionale 2 Isola G2 80143 Napoli (2° PIANO),
per audizione del reclamo avverso C.U. N. 32/GST del 25/03/2025”

Certi di conseguire un meritato risultato etico e morale per via giudiziale, siamo già pronti, qualora anche in secondo grado dovessero respingere il ricorso a presentare appello in cassazione, dove faremo valere, anche oltre regione, quanto è previsto dal regolamento sportivo FIGC.

La risposta della Rocchese

COMUNICATO STAMPA 27 MARZO 2025

Alla luce delle recenti dichiarazioni diffuse sui media da parte dell’ASD Città di Campagna, riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti fondamentali.

La Rocchese è una società sportiva fondata su principi solidi di moralità ed etica, valori che rappresentano la nostra identità e che vanno ben oltre il mero risultato sportivo. Il nostro impegno quotidiano è volto a promuovere la lealtà, il rispetto delle regole e la passione per il calcio, elementi imprescindibili che guidano ogni nostra decisione e azione.

Desideriamo inoltre sottolineare che “l’illecito tesseramento” di cui siamo stati accusati non è stato riconosciuto tale dalla giustizia sportiva di primo grado, che si è pronunciata in merito per ben due volte. Questo evidenzia come il nostro operato sia sempre stato condotto nel pieno rispetto delle normative vigenti e dell’essenza stessa dello sport.

Troviamo inopportuno e poco conforme ai principi di lealtà e correttezza sportiva attribuire giudizi di immoralità ed eticità discutibile a situazioni che competono esclusivamente alla giustizia sportiva. È questa, infatti, l’unica autorità preposta a valutare i fatti e ad esprimere verdetti, nel rispetto dei principi del diritto sportivo.

Proprio per questa ragione, restiamo sereni e fiduciosi nel percorso intrapreso e, qualora le decisioni di primo grado dovessero essere rivalutate e modificate, accetteremo qualsiasi esito con lo stesso spirito di rispetto e sportività che ci ha sempre contraddistinti.

Rocchese 1964

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