Altra giornata, altra sconfitta per lo Scafati Basket. La squadra di Ramondino crolla in zona retrocessione dopo la partita più emozionante degli ultimi mesi. Ecco a voi l’analisi e il commento.
L’analisi dell’ultima sconfitta dello Scafati Basket
Io non so dire se questa «sia stata la miglior performance degli ultimi tempi», come ha ammesso coach Ramondino a fine gara, ma i numeri parlano chiaro: Scafati è crollata al penultimo posto in classifica. Una Scafati in zona retrocessione non stupisce più né i tifosi né gli addetti ai lavori, nonostante gli sforzi societari di portare in città nomi importanti come Cinciarini e Sakota. Scafati da inizio anno è stata travolta da sfortune e polemiche , non da ultima l’ipotetico scandalo scommesse denunciato dalle Iene e che ha portato la procura federale ad aprire un’indagine.
Ma torniamo al campo, che è quello che ci interessa. Dati alla mano, lo Scafati Basket ha dimostrato sul campo di non riuscire a competere con le grandi squadre del campionato. Per tutti e quattro i tempi la squadra gialloblù si è trovata sotto (21-18, 25-24, 19-13, 23-23) non riuscendo mai a impensierire gli avversari. A questo si aggiunge il fatto che, dati alla mano, Scafati si è dimostrata inferiore in quasi tutti i campi: percentuale sui tiri da tre (24% contro il 37 degli avversari), rimbalzi (30 contro i 38 delle Aquile), assist (10 contro 21 avversari). Ci sono anche dati positivi, sia chiaro, come la percentuale sui tiri da due e le palle recuperate, ma non basta. Shot card alla mano si vede come Scafati soffra in determinate aree del campo e, se lo possiamo vedere noi, lo possono vedere anche gli analisti avversari:

Le parole dei protagonisti a fine partita
Ci sembra essenziale, per comprendere l’umore dello spogliatorio, riportare le parole di coach Ramondino a termine della gara:
“Congratulazioni a Trento per il successo odierno e per tutto ciò che sta facendo in quest’annata. Per quanto riguarda noi, ritengo che oggi sia stata la miglior performance degli ultimi tempi in termini di consistenza e continuità, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Abbiamo dimostrato, in più occasioni, di voler e saper reagire, riuscendo a rispondere colpo su colpo alle folate di Trento che avrebbero potuto annichilire chiunque.
Così non è stato: i ragazzi hanno saputo rispondere alla pressione della Dolomiti Energia, squadra estremamente lucida con il pallone tra le mani. Da parte nostra, ritengo ci sia stata grande disciplina ed applicazione su entrambi i lati del campo; evidentemente, qualcosa di troppo abbiamo concesso in termini di penetrazioni ai loro esterni ma la partita è stata equilibrata fino alle ultime battute di gioco.
Ci sono tante cose da salvare rispetto alla prestazione di questa sera, ovviamente non può mancare il rammarico e la frustrazione per aver disputato un’ottima gara, senza tuttavia aver conquistato due punti preziosi”.