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Marco Valentini presenta Marino: “Normalità condividere con il club”

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Nuovo giro di vite e nuovo allenatore in capo allo spogliatoio della Salernitana, da due anni a questa parte un curioso sliding door che non ha portato frutti a nessuno. Pasquale Marino si presenta alla stampa locale, di fianco a lui il DS Marco Valentini.

La Salernitana presenta l’allenatore Marino

Marco Valentini: «Ringrazio Roberto Breda, arrivato in un momento difficile. Ha dato tutto se stesso per risollevare le sorti della sua squadra del cuore. Ha fatto un lavoro molto profondo dando un buon contributo alla sistemazione della squadra. Le valutazioni prese per sollevarlo dall’incarico sono figlie della precedente gestione. Il lavoro fatto a gennaio non ha dato il contributo che ci aspettavamo poi e si è visto nelle ultime 3/4 partite. Volevamo appunto un completamento tattico in fase offensiva ed è per questo c he abbiamo chiamato Marino. L’ho chiamato domenica mattina, si è preso qualche ora di tempo e poi ci ha dato la sua disponibilità. Per me è sempre stata la ‘normalità’ condividere con il club le decisioni».

salernitana-allenatore
© Enzo Candela

Cosa servirà alla Salernitana per battere il Südtirol? Conosce Castori?

Pasquale Marino: «Castori è uno degli allenatori che più stimo. Dovremo cercare di correre almeno quanto corrono i nostri avversari. Mi aspetto molto dal Südtirol perché conosco il loro allenatore».

Pasquale Marino: «Quando si attraversano questi momenti le difficoltà psicologiche ci sono. Il lavoro maggiore va fatto sulle teste dei calciatori, infondere in loro fiducia perché c’è paura di sbagliare. La squadra sta bene fisicamente . Andiamo di partita in partita. Dall’inizio della settimana abbiamo cercato di simulare la partita che affronteremo e cureremo i dettagli. Non perché chi c’era prima non l’abbia fatto, ma ognuno ha il suo modo di lavorare, è importante che i ragazzi siano liberi mentalmente per far sì che arrivino bene alla gara di domani».

Pasquale Marino: «Bisogna avere un approccio propositivo, i numeri dei moduli non valgono niente se non c’è un approccio mirato alla via del gol. Ci sono distanze tra i reparti che vanno colpate e stiamo lavorando anche su questo. Bisogna avere un certo equilibrio e cercare di portare in attacco quanti più giocatori è possibile».

Pasquale Marino: «Dobbiamo essere bravi a portare avanti i giocatori che fino ad ora hanno giocato di più rispetto a quelli che hanno giocato meno e non hanno il ritmo partita. Non ho il temp di valutare chi è fuori perché ci sono poche partite, poi vedremo con i cambi…».

Pasquale Marino: «Ho provato qualche soluzione in più. Continuiamo a guardare video, anche degli avversari per cercare di fare le scelte giuste. Rispetto alle scelte di partenza preferisco che i giocatori sappiano da me chi va in campo. È importante aiutarsi in campo sennò diventa tutto più difficile, serve l’equilibrio».

Pasquale Marino: «Quando ti chiama una squadra come la Salernitana devi prenderla in considerazione, sono un uomo del Sud. Ho preso qualche ora di tempo per studiare calendario e rosa, ho preso un po’ di informazioni anche caratteriali. Sono sicuro che la squadra non sia inferiore ad altre che lottano per la salvezza e ho accettato di buon grado, qualche anno fa già sfiorai Salerno. Non m’interessava rubacchiare il contrattino. Ho cercato di valutare bene e se sono qua è perché ci credo. Il DS mi ha fatto un triennale: aprile, maggio e giugno (ride, ndr). Mi è stato opzionato anche di continuare in caso di salvezza, ma ho rifiutato. Non c’è bisogno, se uno si trova bene è automatico continuare».

Pasquale Marino: «Sono un uomo del Sud che vive di passione e di calcio. La passione di Salerno è la Salernitana. Avere un pubblico che li trascina sarà importante. Non è un momento di fare processi e valutazioni, in questo momento c’è bisogno, invece, di stare uniti».

Pasquale Marino: «Quando si retrocede l’aspetto psicologico è davvero importante. L’avvio estivo è importante, bisogna partire bene là: ci sono giocatori che vorrebbero rimanere per dare una svolta, altri che vorrebbero andar via. Avevo preso la SPAL appena retrocessa, fui esonerato quando erano dentro i play-off che poi non fecero e litigai col presidente che non aveva rafforzato la squadra».

salernitana-allenatore
© Enzo Candela

Marco Valentini: «Il direttore non può mettere in discussione l’allenatore con la stampa. Dissi che il campionato della Salernitana si sarebbe giocato nel mese di aprile, la cosa importante era arrivare vivi e vegeti a questo punto. È una squadra che può salvarsi ai play-out come direttamente. Con tutti gli allenatori che ho avuto ci sono sempre stati dei rapporti di lavoro in cui il tecnico ha sempre l’ultima scelta. L’allenatore del lunedì era programmato per le 15, il suo esonero è avvenuto tre ore prima. Da quando Breda è arrivato a Salerno è sempre andato al “Mary Rosy” fin dal mattino anche se l’allenamento era programmato al pomeriggio».

Marco Valentini: «Nelle ultime quattro partite abbiamo vinto con il Modena e pareggiato a Bari. Abbiamo mollato nelle ultime due partite. Non ho pensato di dare le dimissioni, un tempo si valutava un direttore dopo due anni di lavoro ma oggi si passa ad un anno. Con me anche meno poiché sono arrivato a gennaio. A fine anno ci siederemo con la società e valuteremo cosa fare». 

Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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La Salernitana presenta l’allenatore Marino

Marco Valentini: «Ringrazio Roberto Breda, arrivato in un momento difficile. Ha dato tutto se stesso per risollevare le sorti della sua squadra del cuore. Ha fatto un lavoro molto profondo dando un buon contributo alla sistemazione della squadra. Le valutazioni prese per sollevarlo dall’incarico sono figlie della precedente gestione. Il lavoro fatto a gennaio non ha dato il contributo che ci aspettavamo poi e si è visto nelle ultime 3/4 partite. Volevamo appunto un completamento tattico in fase offensiva ed è per questo c he abbiamo chiamato Marino. L’ho chiamato domenica mattina, si è preso qualche ora di tempo e poi ci ha dato la sua disponibilità. Per me è sempre stata la ‘normalità’ condividere con il club le decisioni».

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© Enzo Candela

Cosa servirà alla Salernitana per battere il Südtirol? Conosce Castori?

Pasquale Marino: «Castori è uno degli allenatori che più stimo. Dovremo cercare di correre almeno quanto corrono i nostri avversari. Mi aspetto molto dal Südtirol perché conosco il loro allenatore».

Pasquale Marino: «Quando si attraversano questi momenti le difficoltà psicologiche ci sono. Il lavoro maggiore va fatto sulle teste dei calciatori, infondere in loro fiducia perché c’è paura di sbagliare. La squadra sta bene fisicamente . Andiamo di partita in partita. Dall’inizio della settimana abbiamo cercato di simulare la partita che affronteremo e cureremo i dettagli. Non perché chi c’era prima non l’abbia fatto, ma ognuno ha il suo modo di lavorare, è importante che i ragazzi siano liberi mentalmente per far sì che arrivino bene alla gara di domani».

Pasquale Marino: «Bisogna avere un approccio propositivo, i numeri dei moduli non valgono niente se non c’è un approccio mirato alla via del gol. Ci sono distanze tra i reparti che vanno colpate e stiamo lavorando anche su questo. Bisogna avere un certo equilibrio e cercare di portare in attacco quanti più giocatori è possibile».

Pasquale Marino: «Dobbiamo essere bravi a portare avanti i giocatori che fino ad ora hanno giocato di più rispetto a quelli che hanno giocato meno e non hanno il ritmo partita. Non ho il temp di valutare chi è fuori perché ci sono poche partite, poi vedremo con i cambi…».

Pasquale Marino: «Ho provato qualche soluzione in più. Continuiamo a guardare video, anche degli avversari per cercare di fare le scelte giuste. Rispetto alle scelte di partenza preferisco che i giocatori sappiano da me chi va in campo. È importante aiutarsi in campo sennò diventa tutto più difficile, serve l’equilibrio».

Pasquale Marino: «Quando ti chiama una squadra come la Salernitana devi prenderla in considerazione, sono un uomo del Sud. Ho preso qualche ora di tempo per studiare calendario e rosa, ho preso un po’ di informazioni anche caratteriali. Sono sicuro che la squadra non sia inferiore ad altre che lottano per la salvezza e ho accettato di buon grado, qualche anno fa già sfiorai Salerno. Non m’interessava rubacchiare il contrattino. Ho cercato di valutare bene e se sono qua è perché ci credo. Il DS mi ha fatto un triennale: aprile, maggio e giugno (ride, ndr). Mi è stato opzionato anche di continuare in caso di salvezza, ma ho rifiutato. Non c’è bisogno, se uno si trova bene è automatico continuare».

Pasquale Marino: «Sono un uomo del Sud che vive di passione e di calcio. La passione di Salerno è la Salernitana. Avere un pubblico che li trascina sarà importante. Non è un momento di fare processi e valutazioni, in questo momento c’è bisogno, invece, di stare uniti».

Pasquale Marino: «Quando si retrocede l’aspetto psicologico è davvero importante. L’avvio estivo è importante, bisogna partire bene là: ci sono giocatori che vorrebbero rimanere per dare una svolta, altri che vorrebbero andar via. Avevo preso la SPAL appena retrocessa, fui esonerato quando erano dentro i play-off che poi non fecero e litigai col presidente che non aveva rafforzato la squadra».

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© Enzo Candela

Marco Valentini: «Il direttore non può mettere in discussione l’allenatore con la stampa. Dissi che il campionato della Salernitana si sarebbe giocato nel mese di aprile, la cosa importante era arrivare vivi e vegeti a questo punto. È una squadra che può salvarsi ai play-out come direttamente. Con tutti gli allenatori che ho avuto ci sono sempre stati dei rapporti di lavoro in cui il tecnico ha sempre l’ultima scelta. L’allenatore del lunedì era programmato per le 15, il suo esonero è avvenuto tre ore prima. Da quando Breda è arrivato a Salerno è sempre andato al “Mary Rosy” fin dal mattino anche se l’allenamento era programmato al pomeriggio».

Marco Valentini: «Nelle ultime quattro partite abbiamo vinto con il Modena e pareggiato a Bari. Abbiamo mollato nelle ultime due partite. Non ho pensato di dare le dimissioni, un tempo si valutava un direttore dopo due anni di lavoro ma oggi si passa ad un anno. Con me anche meno poiché sono arrivato a gennaio. A fine anno ci siederemo con la società e valuteremo cosa fare». 

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Le Cronache, TuttoSalernitana, Granatissimi e SalernoinWeb ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa e RCS75 e attualmente è corrispondete di Radio Punto Nuovo per lo Sport salernitano. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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