In sala stampa c’è Pasquale Marino, primo tecnico del campionato ad infilare due vittorie consecutive sulla panchina della Salernitana in questo campionato. Con i tre punti conquistati ai danni del Cosenza nella 35ª giornata di Serie B, i Granata escono dalla zona retrocessione per la prima volta dal dicembre. Finisse oggi il campionato la Salernitana sarebbe salva, ma ci sono ancora nove punti in palio e una trasferta a La Spezia da affrontare.
Marino su Salernitana-Cosenza
«Vedo dei miglioramenti e abbiamo giocato contro una squadra che si muove bene. ci hanno costretto a fare un gioco che non volevamo, ma non potevano mantenere un certo ritmo. Nel primo tempo abbiamo avuto noi le occasioni migliori e nel secondo tempo siamo poi riusciti a sbloccarla. L’unica leggerezza è stato il gol subito, ma va bene così, erano importanti i tre punti e siamo riusciti a portarla a casa».
«Nel primo tempo siamo andati in difficoltà. Ho tolto Tello che era stato ammonito, era da tempo che non giocava e temevo potesse essere un po’ aggressivo. Ho bisogno di tutti, faremo quasi una settimana intera di lavoro. Io credo che tutti i calciatori che sto allenando e hanno dimostrato applicazione e voglia, hanno la possibilità di giocare. Spesso qualcuno rimane fuori dai 22 e non fanno una piega. Quando ci sono giocatori che si allenano con una intensità più bassa, danneggiano tutto il gruppo, e in Serie B serve una certa intensità. Oggi hanno giocato ragazzi che non c’erano nella mia prima partita».
«Sicuramente dobbiamo fare punti, quelli che abbiamo non bastano. Oggi non eravamo partiti come la settimana scorsa e la gente aveva iniziato giustamente a farsi sentire. Oggi Cerri non è stato fortunato, Micai ha fatto una gran parata su un suo colpo di testa, il suo cambio era preventivato. Il cambio di Soriano è arrivato in un momento in cui ci serviva gente che strappasse».
«A quattro partite dalla fine è difficile che si possa cambiare modulo e queste due partite abbiamo anche giocato piuttosto bene. Poi durante la partita l’ingresso di un giocatore può cambiare qualcosa come l’ingresso di Stojanovic che ha giocato tra attacco e centrocampo pur non essendo un attaccante, andando quindi su un 3-5-2».