Durante il ritiro con la propria nazionale, il portiere granata, Oliver Christensen, ha rilasciato un’intervista al quotidiano danese Bold. Il danese ha accennato qualcosa riguardo il suo futuro e ha parlato di come lui e i suoi compagni hanno vissuto la bufera play-out.
Le dichiarazioni di Oliver Christensen
L’estremo difensore della Salernitana, arrivato a gennaio in prestito, ha ritrovato la propria dimensione dopo un periodo difficile passato alla Fiorentina. “Nel primo anno a Firenze non esistevano gerarchie; solo poco prima della partita si scopriva chi avrebbe giocato. Non ero abituato a questo, so dare il meglio di me quando trovo continuità.“
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L’approdo a Salerno
Christensen ha parlato anche di come è avvenuto il trasferimento alla corte di Iervolino. “Non mi aspettavo di giocare in Serie B, ma la Fiorentina non aveva più spazi per mandarmi all’estero. Non giocavo da troppo tempo.”
Non è mancato, ovviamente, un piccolo riferimento al futuro. “Al momento non sto pensando di tornare in patria, ma mai dire mai. Ora voglio solo giocare a calcio, non importa dove: si vedrà al termine della stagione.“
Il rinvio dei play-out
Durante l’intervista il danese non si è nascosto dal raccontare la situazione tragicomica dei play-out. “Il 18 maggio eravamo in un hotel, ma ci dissero di andarcene perché la partita contro il Frosinone del giorno dopo non si sarebbe giocata. Eravamo confusi.“
“Ci aspettiamo di giocare il 15 e il 20 giugno, ma non ne siamo certi. È una situazione frustrante per noi.“
“Le partite sono importanti, ma anche il tempo da trascorrere con la famiglia lo è. In particolare per noi stranieri, che possiamo tornare a casa e visitare i nostri cari.“