È morto all’età di 84 anni Nino Petrone, storico giornalista salernitano e firma di rilievo del Corriere della Sera. Professionista colto, riservato e rispettato, ha segnato oltre cinquant’anni di giornalismo italiano con uno stile sobrio, misurato e sempre orientato alla verità.
Una carriera lunga oltre 50 anni: dal Corriere al Messaggero
Petrone si è spento nella sua abitazione di Salerno, la città che ha sempre amato e dove saranno celebrati i funerali. Nino Petrone ha attraversato alcune delle testate più prestigiose del giornalismo italiano tra cui Il Mattino, il Corriere della Sera e Il Messaggero che fu l’ultima tappa della sua carriera-
Inoltre, è stato autore di diversi libri, tra cui l’ultimo, “Racconti Corsari”, scritto a quattro mani con il Generale dei Carabinieri Vittorio Tomasone.
Riconoscimenti e premi: un esempio per il giornalismo italiano
Nel corso della sua carriera, Petrone ha ricevuto numerosi premi e onorificenze:
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Tre Premi Giornalistici CONI (1977, 1983, 1985)
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Premio “Giorgio Tosatti” alla carriera conferito dal CONI nel 2022
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Medaglia d’argento dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio per i 50 anni d’iscrizione all’albo
Per oltre vent’anni ha fatto parte della Commissione del CONI per il Concorso Letterario, sotto la guida di Gianni Letta.
Un maestro silenzioso: l’eredità umana di Nino Petrone
Descritto da colleghi e amici come “il Barone”, Petrone era un professionista schivo, ma di grande profondità culturale. Non amava mettersi in mostra, ma formava i giovani giornalisti con l’esempio: rigore etico, rispetto del lettore e dedizione al mestiere erano i suoi principi guida.
Tifosissimo della Salernitana, non ha mai smesso di seguirla, restando legato alla sua città natale per tutta la vita.
Il cordoglio del CONI e del mondo dello sport
Alla famiglia Petrone è arrivato un telegramma di cordoglio del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha espresso, a nome dello sport italiano, «le più sincere e sentite condoglianze per la scomparsa di una voce autorevole del giornalismo sportivo italiano».
Con la scomparsa di Nino Petrone, il giornalismo italiano perde una figura di riferimento, un uomo che ha saputo raccontare l’Italia con sobrietà, passione e onestà intellettuale. Un professionista che ha lasciato un segno tangibile, non solo con la penna, ma con lo stile e l’integrità.