La Salernitana è attesa dalla partita più importante dell’anno, il play-out di ritorno contro la Sampdoria, e l’obbiettivo dei granata è solo uno: vincere con almeno due gol di scarto per ribaltare il risultato del “Ferraris” di domenica scorsa, terminato 2-0 a favore dei blucerchiati grazie alle reti di Meulensteen e Curto. Riguardo la partita, l’attesa snervante ed il momento granata, ne ha parlato con noi l’ex attaccante granata Arturo Di Napoli.
Di Napoli: “L’Arechi deve essere il valore aggiunto”
La Salernitana è reduce indubbiamente da un momento negativo, ma stasera, nell’ultima spiaggia della stagione, la formazione di Marino non ha più giustificazioni: dare tutto per salvare la Bersagliera. Di Napoli, intervistato dalla nostra redazione, ha espresso il suo parere su diversi temi che stanno accompagnando la partita.
La Salernitana si ritrova ad un passo dal baratro, questa volta molto più profondo rispetto alle altre: qual è la soluzione per evitarlo?
«Il doppio tonfo si evita solo se batti 2-0 la Sampdoria. Non hai alternative. Devi dimenticare tutto quello che di negativo c’è stato fino a oggi, e scendere in campo con la bava alla bocca. Lo stadio “Arechi”, in più, e questo è importante, spingerà, ma è chiaro che ci vuole la partita perfetta».
Per la partita perfetta, però, ci vogliono calciatori leggeri fisicamente e mentalmente: qual è, a questo proposito, il modo migliore di farli esprimere in una situazione come questa?
«Sono gli ultimi novanta minuti, l’ultima partita. Poi dopo tutti in vacanza, respiro e relax. Devi pensare che sono novanta minuti che hanno un peso per la società, per la città, ma anche per loro stessi. Novanta minuti li separano dalla gloria o dal doppio tonfo. Non ci sono calcoli da fare, devi solo spingere sull’acceleratore per l’intera gara e fare la partita perfetta e dare tutto quello che hai».
Rispetto alla gara d’andata quale può essere la principale differenza?
«Francamente la Salernitana non mi ha fatto una bella impressione, ma questo è dall’inizio della stagione in realtà. La squadra è discontinua e va a sprazzi, quindi l’unica forza che hanno i calciatori è la spinta dello stadio. L'”Arechi” oggi deve essere determinante e dare ai calciatori quella spinta che in questo momento non hanno. È il valore aggiunto».
Qual è un punto di forza della Salernitana o, viceversa, di debolezza della Sampdoria sulla quale si può far leva per colpire?
«La Sampdoria, soprattutto avanti, al di là degli infortuni, ha giocatori che fanno sempre la differenza e sono sempre andati in doppia cifra, su tutti Coda che ha fatto la fortuna di molte squadre di Serie B. Dietro, però, concedono qualcosa. Anche nella gara d’andata, per esempio, i blucerchiati hanno concesso, e questa deve essere l’arma in più:credere nelle proprie potenzialità e puntare lì, anche perché la squadra era retrocessa, e questo conferma che qualche problematica ci sia».
Seppur molto difficile individuarne uno, chi può essere un calciatore decisivo nella partita di stasera?
«Dico che Verde se in giornata è un valore aggiunto. Crea la superiorità numerica, ha tecnicamente delle grandi qualità. Davanti, a prescindere, qualcosa devi fare, e credo che Verde possa fare la differenza più di tutti, oltre che far diventare magari questa sera una notte magica».