Salernitana-Sampdoria ha posto fine alla Serie B 2024-2025. L’arbitro Doveri ha spiccato nel corso del match, durato soltanto 65′ per intemperanze del pubblico dell’Arechi, ma non in positivo. Ecco la partita del fischietto romano.
Salernitana-Sampdoria: la partita dell’arbitro
Salernitana-Sampdoria è una partita delicatissima non solo per le polemiche susseguitesi alla disputa del play-out, ma anche perché vale la stagione per entrambe le squadre.
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Daniele Doveri, arbitro internazionale della sezione di Roma 1, doveva essere una garanzia per una partita di tale importanza. Purtroppo, però, la realtà è stata decisamente più impietosa nel giudizio. La retrocessione in C della Salernitana, alla luce del doppio confronto, è meritata per quanto offerto sul campo, ma nella partita dell’Arechi ci sono stati degli episodi chiave che, in un modo o nell’altro, hanno indirizzato il discorso salvezza.
Doveri, a dispetto del collega Aureliano nella partita d’andata, ha cercato di far correre il più possibile per limitare le interruzioni. Ciò è andato a scapito della distribuzione di falli e cartellini: nonostante un gioco maschio e rude, gli unici ammoniti sono arrivati dalle panchine per proteste (Curto e Abiuso per i blucerchiati, Jaroszynski per i granata).
In campo, diversi sono stati i giocatori a beneficiare della manica larga dell’arbitro. Dopo 9′, Yepes colpisce Hrustic con un intervento in netto ritardo a palla già scaricata. L’azione prosegue con un nulla di fatto, ma l’arbitro grazia lo spagnolo. Al 14′, Meulensteen inciampa sul pallone nel tentativo di percussione centrale e prova a fermare il contropiede granata toccando il pallone con le mani. Anche in questo caso, l’arbitro non se la sente di intervenire con il giallo. Di questa cosa ne beneficia anche Corazza al 37′, intervenuto duramente e in ritardo su Depaoli.
Gli episodi chiave della partita: due errori grossolani per Doveri
Gli episodi chiave, però, sono almeno tre e risulteranno determinanti. Al 26′, Soriano scambia palla con Cerri e s’incunea in area di rigore, ma viene fermato da Yepes in scivolata. Nel replay si vede come il centrocampista doriano prenda nettamente la tibia dell’italo-tedesco con il piede destro prima di toccare il pallone in un secondo momento col sinistro. Il rigore è sacrosanto, dato che a Soriano mancava il tempo materiale per evitare l’impatto con il piede di Yepes. Incredibile come non si sia andati all’on-field review per valutare l’episodio.
Al 36′, gol del vantaggio della Salernitana giustamente annullato a G.M. Ferrari: il tocco di mano del difensore granata risulta decisivo al momento della conclusione vincente. Poco conta il concetto di volontarietà, quindi l’overrule è inevitabile.
La beffa per i granata arriva al 38′ con il vantaggio blucerchiato firmato dall’ex Coda: sul cross di Sibilli dalla destra, Meulensteen anticipa Lochoshvili con un colpo di mano a favorire l’inserimento vincente di Coda sul secondo palo. Dal replay si vede benissimo come il centrocampista olandese allunghi il braccio e, con la mano sinistra, anticipi il difensore georgiano in maniera decisiva. L’episodio presenta delle differenze rispetto ad un altro caso giudicato simile che ha fatto discutere in Serie A, il gol di Castro in Bologna-Milan: nel caso di Bologna, l’assist di mano di Fabbian nacque da un rimpallo ravvicinato molto fortuito, mentre in questo caso Meulensteen allunga la mano anticipando l’avversario pronto a colpire il pallone di testa. L’episodio poteva essere valutato diversamente con il ricorso all’on-field review, anche in questo caso accantonato.
Nella ripresa, la partita durerà soltanto 20′ per le intemperanze dei tifosi granata in seguito al raddoppio blucerchiato. Il lancio di seggiolini, fumogeni e petardi porta il direttore di gara a sospendere la partita per due volte, prima dell’interruzione definitiva. Un Salernitana-Sampdoria che sarà ricordato a lungo dall’arbitro, anche perché questa è stata la quarta partita del nuovo millennio sospesa per disordini extra campo in Italia. Gli “illustri” precedenti sono Roma-Lazio (2004), Catania-Palermo (2007) e Genoa-Siena (2012).