Le parole di Fabio Prosperi al termine della gara Sorrento–Cavese, prima giornata del campionato di Serie C terminata con il risultato di 0-0.
Prosperi, Cavese: “Ottimo punto, abbiamo sofferto poco”
È intervenuto in conferenza l’allenatore della Cavese Fabio Prosperi. Di seguito le parole del tecnico abruzzese dopo il pareggio per 0-0 della Cavese contro il Sorrento.
“Da migliorare la fase offensiva, chiusa la gara con tanti giovani”
«Il primo tempo è stato particolarmente buono da parte nostra. Nel secondo tempo abbiamo avuto un po’ meno forza in pressione. Diarrassouba si è allenato solo 3-4 giorni dall’inizio del ritiro, Munari è con noi da dieci giorni e la squadra era piuttosto giovane: abbiamo chiuso con sei-sette under in campo. Inoltre, abbiamo affrontato una squadra di categoria, capace di andare a fare risultato a Salerno. Per me è un punto molto buono, perché oltre la punizione di D’Ursi non abbiamo rischiato nulla».
«Sono contento, a prescindere dal risultato, di come i giovani hanno tenuto il campo. Negli ultimi dieci-dodici minuti abbiamo avuto il predominio grazie anche alle forze fresche inserite. Noi non possiamo pensare di dominare per novanta minuti: siamo una squadra costruita per la salvezza e dobbiamo capire quando spingere e quando difenderci con le unghie e con i denti. Il nostro percorso sarà questo».
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«Dobbiamo crescere. Lo dicevo già una settimana fa, proprio qui a Potenza. Non possiamo permetterci di non lavorare come matti ogni giorno. Siamo una squadra con poca esperienza in questo girone. Ci è mancata la stoccata finale: con Diarrassouba e Sorrentino in condizioni migliori avremmo avuto qualcosa in più. Spero troveremo presto quella stoccata. Per me pareggiare qui è un inizio positivo, perché potrebbe rivelarsi uno scontro salvezza in futuro».
La fase di mercato e l’inserimento dei giovani
«Abbiamo una grande voglia di andare ovunque e fare battaglia. Per il mercato cerchiamo un centrocampista, un attaccante, un esterno mancino che possa far rifiatare Diarrassouba. Io indico solo le caratteristiche, poi la società sa bene dove intervenire. Fusco è un giovane con lo spirito giusto per questa squadra: già nelle amichevoli ha dimostrato di essere dentro al 100%. Deve solo avere il tempo di crescere. È vero però che non abbiamo avuto paura di inserire tanti giovani in un contesto difficile, e mi è piaciuto come hanno saputo calarsi nella partita. Tutti loro possono conquistarsi il posto».
«Non amo ragionare a reparti. Dobbiamo attaccare in undici e difenderci in undici, compreso il portiere. In fase difensiva gli attaccanti devono essere i primi a sacrificarsi, altrimenti non riusciremo a fare il campionato che vogliamo. Se invece manterremo lo spirito giusto, potremo giocarcela con chiunque. Dobbiamo migliorare negli ultimi metri e nelle giocate rischiose: un paio di volte potevamo arrivare al tiro in situazioni favorevoli».