La Salernitana vince in rimonta a Cosenza nella prima trasferta del campionato di serie C. La gara vede i granata di Raffaele battere i Lupi silani non senza soffrire contro una compagine calabrese con non pochi problemi di gestione interna.
Cosenza subito avanti, poi la rimonta granata: analisi del match
Mister Raffaele conferma lo spartito tattico annunciato, apportando delle variazioni all’undici titolare: 3-5-2. Coppolaro, Golemic e Matino dinanzi a Donnarumma. In mediana Capomaggio, Varone e Knezovic, Villa e Anastasio presidiano le fasce. Achik gioca a supporto di Inglese in attacco. Out Cabianca per un risentimento nel riscaldamento, il trainer deve rivoluzione la formazione.
La partita
Pronti-via e Salernitana già sotto nel deserto del Marulla. Indecisione difensiva di Golemic che beffa Donnarumma: Mazzocchi porta in vantaggio il Cosenza. Ritmi blandi, campo in pessime condizioni. I granata abbozzano una reazione senza però sviluppare grandi idee. Al minuto 12 da un’iniziativa di Villa sulla destra gli ospiti insaccano il pari con un rasoterra dal vertice dell’area di rigore.
La gara riserva poche emozioni, manovre di gioco piuttosto compassate e poco fluide da ambo le parti, tanti i passaggi non completati. Un’occasione per parte prima del riposo.
La ripresa inizia con la sostituzione di mister Raffaele: fuori un evanescente Achik per far posto a Ferrari. Il tecnico opta per l’attacco di struttura e peso. Al 50esimo minuto è proprio l’ex Vicenza il protagonista di una spinta subita in area di rigore. I granata fanno ricorso alla card FVS ma l’arbitro decide di non concedere il penalty.
La Salernitana sembra un po’ più intraprendente, Cosenza brioso in azioni di ripartenza: ne fa le spese Coppolaro al 55esimo, che ricorre ad un fallo di esperienza. Stessa sorte per Capomaggio e Matino.
Cannavo’ salva su Villa, Inglese devia in corner una velenosa punizione di Garritano. Granata più vivi e pericolosi.
Raffaele richiama in panchina uno spento Knezovic, per far entrare De Boer e aumentare le geometrie in mediana. Gli ospiti alzano i giri del motore.
Al 70esimo punizione di De Boer dalla destra, Inglese svetta di si gira da rapace spedendo la palla nell’angolino: vantaggio della Salernitana.
Il trainer del Cavalluccio ricorre ad un’altra sostituzione: fuori Villa, dentro Ubani. Il Cosenza prova a reagire e trova la via della rete ma l’arbitro annulla per offside. Lupi silani aggressivi.
Il tecnico Raffaele opera l’ultimo cambio a disposizione: in campo Liguori per un esausto Inglese. Ma sono i rossoblù a rendersi pericolosi: squillo di testa di Mazzocchi controllato da Donnarumma a terra.
Battute finali con palloni sporchi e tante irregolarità di gioco. Rosso diretto a Garritano nel corso dei cinque minuti di recupero. Il triplice fischio sancisce la vittoria della Bersagliera su un campo ostico, che vale tre punti e il primato in condominio con Benevento e Catania.
Tre punti per la vetta in classifica e l’autostima
Il risultato pieno era fondamentale per restare in vetta appaiati alle concorrenti principali ed è arrivato. Era importante partire col piede giusto anche in trasferta, nonostante i tasselli da inserire in organico. I tre punti sono fieno da mettere in cascina ma non mancano le problematiche da affrontare, già evidenziate col Siracusa. Il primo tempo ha offerto poco commentare sotto il profilo del gioco, delle idee di manovra e quant’altro. I granata sono apparsi lenti, impacciati e non brillanti fisicamente. Di positivo c’è stata la capacità di riprendere subito il bandolo della gara e non offrire il fianco alle ripartenze taglienti dei padroni di casa.
Salernitana certamente meglio nella ripresa, soprattutto fino al vantaggio, realizzato con un gol di ottima fattura firmato dal bomber Inglese. La qualità premia chi la ha e sa utilizzarla.
Al netto degli arrivi, che si spera il DS Faggiano faccia presto a concludere entro il gong del calciomercato fissato per domani. Per vincere, unico e dichiarato obiettivo della Bersagliera, occorre rimpinguare la rosa nei ruoli non adeguatamente coperti e fare iniezioni ulteriori di qualità nei reparti. Viceversa, anche una squadra matricola, ben rodata e con spinta atletica sufficiente, può mettere in difficoltà la Salernitana e quindi in discussione il progetto. Sarà anche calcio di fine agosto ma, occorre ribadire, queste partite devono rappresentare dei segnali sia in termini positivi sia negativi. Servono alternative in attacco per giocare con due punte di ruolo, un laterale destro, una mezzala e un centrale di piede mancino. Mister Raffaele nelle scorse settimane era stato chiaro sulle necessità del roster per essere competitivi ai massimi livelli.