Un look rinnovato quello del Tennis Club Napoli che ospita nuovamente il torneo internazionale di categoria Challenger 125.
Challenger Napoli, main draw importante
Con un montepremi di 180.000euro circa, la manifestazione ha attirato diversi giocatori di spicco che spesso frequentano il circuito maggiore. Oltre ai 125 punti in palio per il vincitore, 25.740euro per chi si aggiudicherà il titolo nel prestigioso club del lungomare Caracciolo. Da Fognini a Wawrinka, passando per i promettenti Seyboth Wild e Tseng, il main draw ha riscontrato un’affluenza di talento notevole. Otto le teste di serie: Darderi (italiano naturalizzato, attualmente numero 61 del mondo), Collignon, Passaro, SeyBoth Wild (entrato grazie alla wc), Fognini, Boyer, Coric e Tseng.
Tra i più attesi dal pubblico al Challenger Napoli 125, il tre volte campione slam ed ex numero 1 del mondo Stan Wawrinka, già nel capoluogo campano da alcuni giorni per preparare al meglio la stagione su terra. Ritorna poi in questo torneo Fabio Fognini, dopo l’esperienza poco felice dello scorso anno (fermato alla seconda partita dall’astro nascente francese Gea).
Le altre due wc previste per il main draw sono state destinate a due italiani: Maestrelli e Zeppieri. Dalle qualificazioni arrivano, invece: Pellegrino, Agamennone e Fonio a completare lo schieramento azzurro in lizza per il trofeo che Luca Nardi ha deciso di non provare a difendere.
Presente, invece, nel tabellone Herbert, l’esperto doppista francese ha deciso di riprovare l’esperienza napoletana dopo la finale dello scorso anno.
Quante sorprese al primo turno
Primo turno ricco di sorprese. Dopo i quattro match disputati ieri, non c’è da meravigliarsi che anche nei 12 incontri di giornata disputati al Challenger Napoli, sono state tantissime le prestazioni sorprendenti di giocatori che partivano col sfavore dei pronostici.
Sorprendente la rimonta di Jianu nella giornata di ieri, rimonta netta su Zeppieri (3-6, 6-1, 6-0). Match senza storia quello tra Maestrelli e Dellien Velasco, con il sudamericano che batteva la wild card italiana per 6-3, 6-4. La prima testa di serie a scendere in campo è stata battuta da Kopriva, che vinceva in due sul belga Collignon (6-4, 6-3), mentre il francese Hemery sorprendeva Kovalik (7-5, 6-0).
Oggi il primo a scendere in campo sul d’Avalos è stato l’italiano Francesco Passaro, che contro Elia Ymer spreca tantissime palle break (15 su 17) e si fa rimontare (sbagliando anche un match point), risultato finale di (66 -7, 6-3, 7-5). Stesso copione per Fonio, battuto da Srvicina (62 -7, 6-2, 7-5).
Primo risultato importante sponda azzurra, quello di Federico Arnaboldi che dopo il primo set di assestamento alza il livello contro un nervoso Boyer (1-6, 6-3, 7-5). Nonostante essersi irrigidito andando a servire per il match, il classe 2000 ha mantenuto il sangue freddo e con un immediato contro break e un game perfetto al servizio ha chiuso il match confermandosi un osso duro sul rosso.
Stan The Man incanta al Challenger Napoli
Il programma sul d’Avalos è poi proseguito con il match attesissimo di Stan Wawrinka contro Gojo. Lo svizzero è sceso in campo con la concentrazione e determinazione giusta di chi sa di poter far bene ed ha chiuso il match in un’ora con lo score di 6-2, 6-3 senza mai concedere occasioni all’avversario. Una grande prestazione che mette in carreggiata l’ex numero 1 nonostante un tabellone difficile.
Altra gioia azzurra quella di Andrea Pellegrino che, dopo la qualificazione, si regala anche la vittoria al primo turno. Contro Daniel Evans l’italiano va avanti di un set dominando, poi subisce il ritorno in partita del britannico. Nel terzo non sembra esserci storia prima che l’estemporaneo tennista bretone ricucia lo svantaggio conquistando quattro game consecutivi, salvo poi farsi brekkare sul più bello (ris. 6-3, 1-6, 6-4).
Intanto sul Campo 1 Herbert batteva facilmente il giovane qualificato ceco Barton per 6-1, 7-5 confermandosi a suo agio in quel di Napoli. Successivamente Tseng vince in due su Barrere per 6-4, 7-6 complicandosi la vita nel tie break prima di chiudere al quinto match point sul 8-6.
Fognini perde ma fa parlare ancora di sè
Alle 14.55 entra in campo sul campo principale Fabio Fognini per il suo primo match al Challenger Napoli 2025. Una partita da up and down quella del tennista di Arma di Taggia che nel primo set non riesce a rientrare dopo un inizio faticoso, perdendo 6-3. Nel secondo inizia a intravedersi il vero Fabio, salvo poi trovare problemi con il servizio e chiudere comunque 6-4 in un parziale 7 game in risposta vinti. Al terzo Fognini va subito sotto, complice qualche disattenzione di troppo, rientra annullando match point ma poi cede comunque 5-7.
In contemporanea sul Gasparini Seyboth Wild dopo aver giocato un grande primo set, cade sotto i recuperi di Rehberg. Il tennista tedesco approfitta dei tanti gratuiti del brasiliano e ci crede fino infondo, uniche titubanze nell’ultimo game del secondo set. La rimonta si completa con il risultato di 3-6, 6-3, 6-4. Intanto Nagal vinceva in due set contro Ajdukovic per 7-6, 6-4.
Ultimi due match di giornate nel programma di singolare quelli di Darderi contro Agamennone e Coric contro Mayot. Le due teste di serie vincono agevolmente dimostrando che la parte superiore del tabellone sarà quella più calda.
Martedì sold out al Tennis Club Napoli, ma ne vale la pena?
Che il tennis stia diventando uno sport sempre più “commerciale”, questo è agli occhi di tutti, ma a volte non bisogna superare certi limiti. Ancora una volta, sin dai primi giorni, il torneo Challenger di Napoli è stato teatro di diverse controversie. Prima la protesta di Jacopo Berrettini, che accusa il pubblico di aver gridato durante un punto fondamentale nel tie break decisivo poi perso dal fratello di Matteo. Oggi è toccato proprio a Fabio Fognini. Il tennista ligure non voleva proseguire il match iniziato da una manciata di minuti a causa del pubblico a dir poco rumoroso, si è seduto in un angolo fino all’arrivo del supervisor che ha cercato di mediare la situazione. Di lì il tifo si è schierato, almeno per la maggiore, dalla parte di Fabio.
Il problema non è tanto il tifo in sé, ma soprattutto grida e schiamazzi durante i punti e soprattutto gli applausi croscianti su errori gratuiti vistosi e doppi falli, gesti che nel tennis non sono ben apprezzati.
Anche Andrea Pellegrino al termine del proprio match si è dimostrato stizzito per il comportamento del pubblico.
Insomma, le polemiche non sembrano finire e la domanda sorge spontanea. Si cercherà di limitare questi comportamenti, dovuti soprattutto a pseudo-tifosi scommettitori o il tennis diventerà sembra più uno sport in cui i tennisti devono abituarsi a trovare la concentrazione nonostante ciò che avvenga sugli spalti?