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Home Sport

Come diventare… procuratore sportivo, la guida completa

by Redazione
1 Gennaio 2024
in Sport
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Come intraprendere una carriera nel mondo dello sport: diventare procuratore sportivo per rappresentare atleti ed allenatori nella negoziazione dei propri contratti. L’esame del CONI e le info utili.

Indice

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  • Requisiti e formazione
  • Etica e professionalità
  • Sfide e opportunità
  • La prova di esame al CONI
  • Dopo l’esame
  • Il procuratore sportivo nel calcio
  • Quanto guadagna il procuratore sportivo?
  • Profili fiscali della professione
  • Conclusioni
  • Domande frequenti

Come diventare procuratore sportivo in Italia

L’agente o procuratore sportivo ha il compito di rappresentare atleti, allenatori e altre figure nel mondo dello Sport, negoziando contratti e cercando opportunità per i propri assistiti. In Italia, per diventare un agente sportivo, è necessario superare un esame organizzato dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). L’attività del procuratore sportivo è quella di rappresentare i propri assistiti per fargli raggiungere le migliori opportunità professionali, percependo una commissione sugli accordi portati a termine.

L’agente sportivo è una figura professionale di crescente importanza nel panorama sportivo italiano. Questi professionisti sono spesso l’anello di congiunzione tra atleti e società, e la loro competenza può fare la differenza in una trattativa. Ma come si diventa agenti sportivi in Italia?

Il procuratore sportivo in Italia

Il procuratore sportivo è una figura professionale che rappresenta atleti, allenatori e altre figure nel mondo dello Sport. La sua principale responsabilità è quella di negoziare contratti e cercare opportunità per i propri assistiti, ma il suo ruolo va ben oltre. Per esercitare questa attività è necessario iscriversi al Registro nazionale degli agenti sportivi (art. 1, co. 373, Legge n. 205/17), istituito presso il CONI.

Alcune grandi agenzie di procuratori, poi, gestiscono tutti i loro aspetti finanziari, come il pagamento delle imposte sui redditi. Naturalmente, anche attraverso l’ausilio di studi legali e tributari specializzati. In molti casi, sono gli stessi clienti (sportivi) a chiedere agli agenti di orientarli negli aspetti finanziari, ma anche più in generale nell’organizzazione della propria vita.

Il procuratore sportivo, quindi, in virtù del potere di rappresentanza (attraverso un contratto di mandato) che gli deriva, è chiamato porre in essere degli atti i cui effetti e conseguenze si esplicheranno nei confronti del soggetto rappresentato. Mediante la procura, quindi, si ha una vera e propria sostituzione di un soggetto (procuratore) ad un altro (lo sportivo). Questo al fine di consentire a quest’ultimo di tutelare al meglio i propri interessi e raggiungere le migliori opportunità professionali.

Requisiti e formazione per diventare procuratore sportivo

Per diventare procuratore sportivo non è necessario conseguire una laurea: è sufficiente il diploma di scuola media superiore. Tuttavia, è consigliabile essere in possesso di una laurea in alcuni ambiti specifici (management sportivo, economia o giurisprudenza), in quanto consente di acquisire competenze utili per questa professione.

Per diventare procuratore sportivo in Italia, è necessario superare un esame organizzato dal CONI. Questo esame verifica le competenze del candidato in vari ambiti, tra cui normative sportive, diritto del lavoro e contrattualistica sportiva. Molti aspiranti procuratori scelgono di frequentare corsi di formazione specifici per prepararsi all’esame. È necessario superare anche la prova di abilitazione indetta tramite il bando emesso dalla federazione sportiva professionistica di riferimento. Questo test valuta le competenze del candidato in vari ambiti, tra cui:

  • Normative sportive nazionali e internazionali;
  • Diritto del lavoro e contrattualistica sportiva;
  • Elementi di diritto civile e fiscale applicati allo sport.

Etica e professionalità, come diventare procuratore sportivo

Un buon procuratore sportivo non si limita a negoziare contratti. Deve anche fornire supporto e consulenza ai suoi clienti, aiutandoli a prendere decisioni informate sulla loro carriera. L’etica professionale è fondamentale in questo settore, dato che il procuratore ha una grande responsabilità nei confronti dei suoi assistiti. Questa figura professionale, potrebbe essere chiamata anche a svolgere i seguenti compiti:

  • Gestione di fiscali e commerciali;
  • Gestione dei diritti d’immagine;
  • Agire su procura, come manager, per gli aspetti contrattuali.

Pertanto, questa figura professionale deve essere in possesso di rilevanti conoscenze in ambito del diritto, per la redazione di contratti di lavoro (e non solo).

Sfide e opportunità del procuratore sportivo

Il mondo dello Sport è in continua evoluzione, e i procuratori devono essere sempre aggiornati sulle ultime novità. Devono anche essere abili nel costruire e mantenere una rete di contatti nel settore. Tuttavia, nonostante le sfide, la professione offre anche molte opportunità, soprattutto per coloro che sono appassionati di sport e desiderano lavorare a stretto contatto con atleti e allenatori.

La prova di esame al CONI

Il passo fondamentale per diventare un agente sportivo riconosciuto è superare l’esame organizzato dal CONI. La Legge n. 205/17 ha istituito il Registro nazionale degli agenti sportivi, a cui si accede dopo il superamento dell’esame. Al fine di presentare la domanda di partecipazione alla prova generale, il candidato deve previamente registrarsi alla piattaforma on line messa a disposizione direttamente dal CONI.

La Commissione esaminatrice ed eventuali sottocommissioni competenti a predisporre e valutare le prove di accesso, sono composte da almeno tre membri individuati dalla Giunta Nazionale del CONI ai sensi dell’art. 4 del il Decreto del Ministro per le politiche giovanili e lo sport del 24 febbraio 2020 e dell’art. 14 del vigente Regolamento agenti sportivi CONI.

L’esame verte sulle seguenti materie: diritto dello sport, diritto privato, diritto amministrativo. L’esame (‘prova generale’) si svolge a Roma, ed è così composto:

  1. Una prova scritta: prova a risposta multipla, composta da 30 domande in totale, dove per ogni domanda vi sono 4 opzioni di risposta. La prova è composta da 15 domande sul diritto dello sport, 10 sul diritto privato, 5 sul diritto amministrativo, tutte formulate dalla Commissione. Il superamento della prova è legato alla risposta corretta ad almeno 20 domande. Il tempo massimo complessivo della prova scritta è di 20 minuti;
  2. Una prova orale: prova che prevede 3 domande sui 3 argomenti della prova scritta. La prova è tenuta dalla stessa Commissione e si supera con un punteggio minimo di 6 su 10.

Dopo l’esame

Una volta superato l’esame, l’agente sportivo può iniziare a operare, ma il percorso formativo non finisce qui. È fondamentale mantenersi costantemente aggiornati sulle evoluzioni normative e sulle dinamiche del mercato sportivo. Per rimanere iscritti bisogna rinnovare l’iscrizione ogni anno versando nuovamente la quota annuale di 250 euro.

Il procuratore sportivo nel calcio

Per quanto riguarda la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la prova di abilitazione consiste in 20 domande scritte con tre opzioni di risposta, che si potrà superare rispondendo correttamente ad almeno 17 domande. Le materie oggetto della prova sono le seguenti: lo statuto della FIGC, il codice di giustizia FIGC, le norme organizzativa interne, le leghe professionistiche AIC (Associazione Italiana Calciatori), ed il Regolamento disciplinare degli agenti sportivi.

Quanto guadagna il procuratore sportivo?

Il compenso del procuratore è spesso pagato direttamente dallo sportivo che rappresenta in relazione ai rinnovi contrattuali oppure alle operazioni di “trasferimento” del cartellino da una società sportiva all’altra. Possiamo dire che non è semplice stimare il guadagno di un procuratore sportivo in quanto possono esserci notevoli differenze in relazione ad alcune variabili importanti:

  • Il settore sportivo con cui opera (un procuratore che opera nel calcio, basket o golf probabilmente avrà introiti maggiori rispetto a chi opera in altri sport);
  • L’anzianità ed il livello di esperienza del procuratore. Spesso, infatti, la capacità di assistere ed aiutare lo sportivo a trovare le migliori opportunità dipende dalla rete di contatti che il procuratore è in grado di coltivare nel tempo.

Sotto il profilo dell’inquadramento lavorativo il procuratore sportivo può lavorare sia come lavoratore dipendente sia come libero professionista, dotato di partita IVA. In linea generale, possiamo stimare che la commissione che può percepire per la conclusione di ogni contratto può variare dal 5% al 15%.

Profili fiscali della professione di agente sportivo

I redditi conseguiti dall’agente sportivo devono essere inquadrati nell’ambito del lavoro autonomo. Pertanto, tali compensi scontano l’applicazione della ritenuta d’acconto (ex art. 25 DPR n. 600/73). A chiarire questo aspetto è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 69/E/22 e successivamente con la risposta ad interpello n. 315/E/22, con la quale è stato chiarito che tale figura professionale, ricorrendone i requisiti previsti può accedere alla c.d. “agevolazione impatriati“, ex art. 16 del D.Lgs. n. 147/15. Sul punto, l’Agenzia ritiene che i redditi conseguiti nell’esercizio di tale attività, senza vincolo di subordinazione, costituiscano redditi di lavoro autonomo.

Per quanto riguarda l’inquadramento dell’attività, il D.Lgs. n. 37/21 prevede quanto segue:

  • Art. 3 – l’agente sportivo: professionista che, in base a un contratto di mandato sportivo, provvede a mettere in contatto due o più soggetti operanti nell’ambito di una disciplina sportiva per la conclusione, risoluzione o rinnovo di un contratto, si occupa del trasferimento della prestazione sportiva tramite cessione del relativo contratto di lavoro, effettua i tesseramenti presso la Federazione sportiva nazionale.
  • Art. 4 iscrizione al registro CONI: obbligo di iscrizione al registro nazionale degli agenti sportivi istituito presso il CONI, previo esame abilitativo per l’idoneità. Il titolo abilitativo, una volta acquisito, ha carattere permanente, è personale e incedibile;
  • Art. 5 contratto di mandato: il contratto di mandato sportivo deve essere redatto per iscritto a pena di nullità e deve avere una validità non superiore a due anni. La nullità vale anche se è stipulato da un soggetto non iscritto al registro nazionale degli agenti sportivi;
  • Art. 8 compenso: il compenso deve essere previsto in misura forfettaria o in termini percentuali sul valore della transazione, in caso di trasferimento di una prestazione sportiva, oppure sulla retribuzione lorda complessiva del lavoratore sportivo risultante dal relativo contratto di lavoro sportivo sottoscritto con l’assistenza dell’agente sportivo;
  • Art. 9 forme giuridiche: la forma societaria per l’attività dell’agente sportivo, da realizzarsi tramite costituzione di una società di persone o di una società di capitali, precisando altresì le condizioni che devono sussistere per tale forma di attività. Solo nel caso in cui l’attività di agente sportivo venga svolta in forma societaria, i relativi compensi devono essere considerati reddito d’impresa se il modello societario prescelto è di tipo commerciale. In tale ipotesi, i redditi prodotti dalla società di agenti sportivi, in quanto redditi di impresa, non saranno assoggettati quindi a ritenuta d’acconto.
Codice ATECO
CODICE DESCRIZIONE
74.90.94 Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport.

Attività svolte da agenti ed agenzie per conto di privati per procurare loro contratti per la partecipazione a film, rappresentazioni teatrali o altri spettacoli o manifestazioni sportive.

Conclusioni

La figura del procuratore sportivo è essenziale nel panorama sportivo italiano. Questi professionisti svolgono un ruolo chiave nella carriera degli atleti e degli allenatori, e la loro competenza e dedizione possono fare la differenza. Se sei appassionato di sport e hai ottime capacità di negoziazione e relazione, questa potrebbe essere la carriera giusta per te!

Domande frequenti

  • Cosa fa il procuratore sportivo?

    Il procuratore sportivo si assicura che gli sportivi che rappresenta ottengano termini vantaggiosi all’interno dei loro contratti di assunzione, rinnovo o trasferimento. Si può occupare anche dei loro diritti di immagine e delle loro relazioni pubbliche.

  • Qual è la frequenza dell’esame del CONI?

    L’esame viene generalmente organizzato una volta all’anno, ma è bene consultare il sito del CONI per le date precise.

  • È obbligatorio frequentare un corso di formazione prima dell’esame?

    No, ma molti candidati lo trovano utile per prepararsi al meglio.

  • Qual è la durata media della carriera di un agente sportivo?

    Dipende da molti fattori, ma molti agenti operano nel settore per decenni.

  • Posso operare come agente sportivo senza aver superato l’esame del CONI?

    No, l’esame è un requisito obbligatorio per operare legalmente come agente sportivo in Italia.

  • Quali sono le principali sfide della professione?

    Oltre alla negoziazione di contratti, gli agenti devono costantemente aggiornarsi, costruire e mantenere una rete di contatti e gestire le aspettative dei loro assistiti.

  • A cosa serve avere un procuratore?

    Il procuratore in virtù del potere di rappresentanza derivante dal contratto di mandato, deve porre in essere degli atti i cui effetti e conseguenze si esplicheranno nei confronti del soggetto rappresentato. Mediante la procura, quindi, si ha una vera e propria sostituzione del procuratore sullo sportivo.

  • Come si fa a diventare agente FIFA?

    Per diventare Agenti FIFA bisogna sostenere un esame che viene tenuto 2 volte l’anno a Roma composto da 20 domande (5 presentate dalla FIGC e 15 presentate direttamente dalla FIFA).


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