Cosenza e Salernitana si sono affrontate per la seconda giornata del campionato di Serie C girone C. Di seguito, le pagelle dei granata nella partita giocatasi al “San Vito-Marulla”.
Cosenza-Salernitana: le pagelle dei granata
Una Salernitana senza tifosi al seguito affronta l’ostica trasferta di Cosenza contro una squadra che sta attraversando una rivoluzione tecnica quasi radicale.
Raffaele cambia alcune pedine rispetto all’uscita vittoriosa di lunedì scorso contro il Siracusa: Cabianca ha accusato un problema nel riscaldamento (Matino agirà da tornante di destra), mentre restano fuori De Boer e Liguori per fare spazio a Varone ed Achik. Chance dal 1′ anche per il rientrante Anastasio in difesa. Buscé, invece, decide di cambiare il minimo indispensabile rispetto alla partita di Monopoli: fuori Dalle Mura, Ragone e Cimino, dentro Arioli, Dametto e Contiliano.
La partita è terminata con la vittoria esterna della Salernitana per 2-1: al vantaggio cosentino firmato da Mazzocchi, è arrivata la rimonta targata Villa-Inglese. Il Cosenza ha chiuso in 10 per l’espulsione di Garritano al 92′.
Donnarumma – Non può nulla sul tocco sottomisura di Mazzocchi (facilitato dal disastro di Golemic), ma ci mette i guanti sul doppio tentativo di doppietta del bomber cosentino. Tira un sospiro di sollievo quando Contiliano calcia in curva da pochi passi e quando viene annullato il 2-2 del Cosenza a Cimino. 6.
Coppolaro – Nel gioco aereo sa farsi valere e rispettare. Un po’ meno quando preso di infilata, soprattutto perché non ha il passo per reggere i duelli con i velocisti in rossoblù. 6.
Golemic – Suo malgrado, è protagonista in negativo sul gol cosentino stoppando involontariamente il pallone a Mazzocchi sul cross di Arioli. Successivamente, decide di far accomodare anche Florenzi, ma l’attaccante non ha saputo approfittarne come fatto da Mazzocchi. Cresce nella ripresa, ma non riesce mai a dare veramente sicurezza al reparto difensivo. 5.
Anastasio – Kouan e Arioli, a turno, lo mandano al manicomio con i loro movimenti e la loro velocità. Anche quando cerca di alimentare l’azione offensiva va in tremendo imbarazzo, ma nel secondo tempo cresce alla distanza e riesce a far tremare in qualche circostanza la retroguardia calabrese. 6.
Matino – Ripescato all’ultimo minuto per la defezione di Cabianca, soffre in maniera tremenda la rapidità di Cannavò. Riesce a reggere sul gioco aereo, soprattutto nel finale di gara. 6.
Varone – È stato preferito a De Boer per garantire maggiore fisicità in mediana e lui non si fa di certo pregare. Causa l’ammonizione di Caporale, sfiora il gol con un siluro dalla distanza, lotta a centrocampo alleggerendo di molto il carico di lavoro di Capomaggio. Fondamentale. 6,5.
Capomaggio – Nel finale di primo tempo, salva un gol praticamente fatto su Florenzi. L’ammonizione presa in avvio di ripresa lo rende più timoroso e fa mancare un po’ il suo strapotere fisico nei duelli in mezzo al campo, ma il suo lavoro oscuro in mezzo al campo resta comunque efficace. 6,5.
Knezovic – Lo si nota per la prima volta in campo quando chiede il rigore per un contatto con Kouan, facendo sprecare una card all’FVS ai suoi. Poi serve un buon pallone per la possibile doppietta di Villa, ma la sua partita è tutta qui. 5,5. Dal 63′ De Boer – Entra e trova il cross vincente per mandare in rete un Inglese fino a quel momento impalpabile. Ingresso impattante il suo, anche in fase di interdizione. 6,5.
Villa – Dopo un inizio difficile, è lui a firmare il pari con una splendida rasoiata dal limite dell’area a freddare Vettorel. Nella ripresa, è solo un intervento a corpo morto di Cannavò a negargli la doppietta. Agendo sulla destra, ha avuto modo di sfruttare le sue abilità al tiro e nel dribbling, dimostrandosi efficace anche in questa nuova versione. Giocatore prezioso. 7. Dal 75′ Ubani – Il suo ingresso nel finale diventa fondamentale per contrastare le scorribande di Florenzi. Puntuale nelle chiusure e rapido di gamba, il tedesco risponde presente e dà una mano enorme nel difficile finale di partita. 6,5.
Achik – Il terreno di gioco difficile del “San Vito-Marulla” non sembra aiutarlo quando è in cerca di maggiore equilibrio, ma le sue giocate sono perlopiù concettualmente sbagliate. Un primo tempo tutt’altro che indimenticabile. 5. Dal 46′ Ferrari – Entra per dare maggiore fisicità all’attacco, ma raramente riesce a rendersi pericoloso. Ha il merito, in ogni caso, di aver causato il rosso di Garritano nel finale di partita. 6.
Inglese – Ha avuto il merito di inventarsi il gol-vittoria con un colpo di testa ben calibrato sul cross dalla trequarti di De Boer. Per il resto, non si può dire che le voci di mercato che lo hanno visto coinvolto alla vigilia gli abbiano fatto molto bene: tanti gli errori in fase d’appoggio ed enormi difficoltà nel far salire la squadra. 6,5. Dall’81’ Liguori – Non riceve palloni giocabili nel finale giocatosi a trazione posteriore. s.v.
Raffaele – L’infortunio di Cabianca nel riscaldamento lo costringe a ridisegnare la squadra pochi attimi prima dell’ingresso in campo con l’inserimento di Matino in difesa, lo spostamento di Anastasio sulla fascia sinistra e di Villa a destra a piede invertito. Mossa quest’ultima che si rivelerà vincente, visto che il laterale troverà il gol del pari accentrandosi per tirare col sinistro. Il primo tempo chiuso in parità tra mille difficoltà porta subito all’ingresso di Ferrari per portare muscoli in attacco. Successivamente, indovina il tempismo della mossa De Boer e l’olandese lo ripaga con l’assist vincente per il gol di Inglese. Vincente anche l’inserimento di Ubani per limitare le scorribande di Florenzi. Una vittoria che porta anche e, soprattutto, la sua firma. 7.