La Feldi Eboli festeggia la prima Coppa Italia della sua storia cominciata agli inizi degli anni 2000. A margine dell’evento di Jesi e appena rientrato in città, il patron Gaetano di Domenico rilascia delle dichiarazioni a mezzo ufficio stampa del club delle Volpi.
Di Domenico raggiante per la sua Feldi Eboli
Sembravano trofei maledetti per le Volpi, anni di secondi posti con l’amaro in bocca che sbocciava sul filo dei secondi finali laddove spesso era Pesaro la bestia nera dei rossoblù. Ora però è tempo di festeggiare la Coppa Italia appena messa in bacheca, ma non subito a causa di un calendario denso di appuntamenti. Di Domenico chiama tutti i tifosi della Feldi a raccolta venerdì sera in occasione del derby con lo Sporting Sala Consilina, c’è un altro trofeo da mettere in bacheca, ma nel frattempo un posto nella finale della prossima Supercoppa è già prenotato.
«[…] La Divisione Calcio a 5 ha svolto un gran lavoro nell’organizzazione di questa importante manifestazione. Il “PalaTriccoli” è stato sold-out, un segnale importante di come il nostro sport stia continuando a crescere e che ha bisogno di teatri e palcoscenici sempre più importanti».
Un gruppo fantastico
«Ci abbiamo sempre creduto, soprattutto nelle nostre capacità e nei nostri valori, consapevoli che ci avrebbero portato fino in fondo. Quello che si è creato è un gruppo di grandi di uomini […]. Ne approfitto per ringraziare i tanti ebolitani sparsi per l’Italia che ci hanno raggiunto a Jesi, da Fano a Napoli, da Roma a Maranello, tutti arrivati al “PalaTriccoli” per sostenere la squadra e sono stato enormemente felice che abbiano deciso di onorarci con la loro presenza».
Ora tutti al “PalaSele”
«Ora tutti al Palasele, non solo per festeggiare questo trofeo, ma per proseguire tutti insieme questa stagione che ricordiamo ha ancora tanto da dire. Abbiamo a disposizione una grande struttura che dobbiamo valorizzare al meglio, così come un pubblico caloroso che in tanti ci invidiano. Abbiamo vinto per noi, per loro, per la città e se vogliamo sognare di ripeterci questa sinergia deve diventare sempre più forte».