Altro capitolo sul caso che sta scuotendo la Serie B: la FIGC smentisce i rapporti con la Sampdoria paventati da alcuni articoli di giornale riguardo la valutazione e l’approvazione del trust. La Federazione ha voluto pubblicare un comunicato stampa per fare chiarezza sulla vicenda.
FIGC smentisce sulla Sampdoria: “Ci tuteleremo”
La FIGC scende in campo e, con un comunicato stampa pubblicato questa mattina, smentisce quanto asserito da Libero e La Verità sui rapporti tra la Federazione e la Sampdoria.
Ti potrebbero interessare anche:
L’associazione calcistica che regola, controlla e organizza il calcio italiano ha negato fermamente le voci che la vedevano coinvolta nella valutazione e nell’approvazione del trust di riferimento della società blucerchiata. Ergo, la Federazione ha smentito di aver avallato o dato il benestare ad accordi con l’Agenzia delle Entrate che avrebbero permesso alla Samp di ristrutturare la situazione debitoria. Ora, Gravina e soci sono intenzionati ad adire alle vie legali per tutelare la propria posizione nelle sedi di competenza.
Di seguito, il comunicato ufficiale pubblicato dalla FIGC sul proprio sito:
Con riferimento agli articoli gravemente diffamatori pubblicati in data odierna dal quotidiano Libero e nella giornata di ieri dal quotidiano La Verità, la Federazione Italiana Giuoco Calcio precisa quanto segue:
È completamente falso che la FIGC abbia valutato e successivamente approvato il trust di riferimento dalla Società Sampdoria. È altrettanto falso e denigratorio che sia di competenza della stessa Federazione un qualsivoglia avallo o benestare agli accordi di ristrutturazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate, che le singole Società possono negoziare direttamente con l’Amministrazione finanziaria, così come previsto dalle disposizioni legislative in materia.
Secondo tale ricostruzione, completamente inventata, si addebita infatti alla Federazione l’approvazione di un trust relativo alla Sampdoria attraverso una commissione federale mai esistita. In fatto e in diritto, alla Federazione compete solo la verifica di onorabilità e solidità finanziaria in caso di acquisizione di partecipazione in quote societarie superiori al 10%, tramite Coaps, e la verifica del possesso dei requisisti economico-finanziari previsti dalle Licenze Nazionali ai fini dell’iscrizione ai campionati, attraverso Covisoc.
A tal riguardo si precisa che la regolarità tributaria delle stesse Società viene certificata alla Covisoc dall’Agenzia delle Entrate in ragione di un apposito protocollo d’intesa, a tal fine sottoscritto tra la FIGC e la stessa Agenzia.
Per tali ragioni, è stato dato mandato ai legali di tutelare l’onorabilità della FIGC in tutte le sedi competenti.