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Francesco Galeoto a RPN: “A Salerno sta stretta la Serie B, figuriamoci la Lega Pro”

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L’ex difensore della Salernitana Francesco Galeoto, ospite della trasmissione “Punto Nuovo Sport” di Radio Punto Nuovo, ha affrontato i temi d’attualità in casa Salernitana e Palermo.

Francesco Galeoto: “Breda è un bravo allenatore e una brava persona”

Francesco Galeoto, difensore palermitano classe settantadue, è un doppio ex sia della Salernitana e sia del Palermo. L’ex difensore granata è ricordato dai tanti tifosi della bersagliera per un epico gol segnato allo stadio “Mirabello” di Reggio Emilia.

La segnatura, arrivata al termine di una giocata di pregevole fattura su un campo inzuppato di pioggia, diede di fatto il via alla promozione in Serie A nel campionato 1997-1998. Galeoto ha chiuso la sua esperienza con la Salernitana con trentaquattro partite all’attivo e un campionato vinto con Delio Rossi in panchina. Con trecentosettantotto presenze in Serie B, è uno dei calciatori più presenti di sempre nel campionato cadetto: con la maglia del Treviso il forte difensore siciliano vanta anche undici presenze in massima serie.


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Le dichiarazioni

L’ex granata ha parlato si è soffermato nel corso della trasmissione sul momento delicato che stanno affrontando sia il suo Palermo e sia la Salernitana , ecco le sue dichiarazioni.

Sulle questioni di casa Palermo: «Il Palermo sta attraversando un brutto periodo ed è in crisi di identità, di gioco e di risultati con una squadra che ad inizio campionato avrebbe dovuto centrare la massima serie senza patemi. Da palermitano mi dispiace molto perchè dal mio punto di vista era l’anno buono per poter puntare alla Serie A».

Su mister Breda: «Breda è un bravo allenatore, è stato il mio capitano ed è una brava persona. Io credo fermamente che la Salernitana si possa salvare e ci dobbiamo credere tutti. Il problema a Salerno, così come a Palermo, è stato il pessimo inizio di campionato: situazioni di gestione così particolari inevitabilmente te ne porti dietro per tutta l’annata. Ad una piazza come Salerno sta stretta la Serie B, figuriamoci la Serie C».

Sul campionato: «Quest’anno il Sassuolo ha dimostrato che con questa categoria non c’entra nulla, mentre dall’altra parte della graduatoria il Cosenza è la squadra che maggiormente ha dimostrato di meritare la retrocessione: tra le due squadre c’è un abisso e nel mezzo tutte sono in corsa per un obiettivo».

Sul futuro prossimo della Salernitana: «Deve essere bravo l’allenatore a cambiare i giocatori ed entrare in sintonia con loro subito perchè giocare per la Serie A non vuol dire giocare per salvarsi in B: sono due situazioni differenti. La Salernitana ha il grosso peso della responsabilità di giocare per fare punti ogni partita. Già dalla gara di domenica prossima bisogna far punti».

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La segnatura, arrivata al termine di una giocata di pregevole fattura su un campo inzuppato di pioggia, diede di fatto il via alla promozione in Serie A nel campionato 1997-1998. Galeoto ha chiuso la sua esperienza con la Salernitana con trentaquattro partite all’attivo e un campionato vinto con Delio Rossi in panchina. Con trecentosettantotto presenze in Serie B, è uno dei calciatori più presenti di sempre nel campionato cadetto: con la maglia del Treviso il forte difensore siciliano vanta anche undici presenze in massima serie.


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Su mister Breda: «Breda è un bravo allenatore, è stato il mio capitano ed è una brava persona. Io credo fermamente che la Salernitana si possa salvare e ci dobbiamo credere tutti. Il problema a Salerno, così come a Palermo, è stato il pessimo inizio di campionato: situazioni di gestione così particolari inevitabilmente te ne porti dietro per tutta l’annata. Ad una piazza come Salerno sta stretta la Serie B, figuriamoci la Serie C».

Sul campionato: «Quest’anno il Sassuolo ha dimostrato che con questa categoria non c’entra nulla, mentre dall’altra parte della graduatoria il Cosenza è la squadra che maggiormente ha dimostrato di meritare la retrocessione: tra le due squadre c’è un abisso e nel mezzo tutte sono in corsa per un obiettivo».

Sul futuro prossimo della Salernitana: «Deve essere bravo l’allenatore a cambiare i giocatori ed entrare in sintonia con loro subito perchè giocare per la Serie A non vuol dire giocare per salvarsi in B: sono due situazioni differenti. La Salernitana ha il grosso peso della responsabilità di giocare per fare punti ogni partita. Già dalla gara di domenica prossima bisogna far punti».

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