Franco Colomba tecnico della Salernitana dal 1995 al 1997 ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di SalernoSport24. L’allenatore toscano ha parlato delle ambizioni del club granata ricordando anche Franco Del Mese recentemente scomparso.
Franco Colomba: “La Serie C è un campionato difficile”
Il tecnico toscano ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di SalernoSport24, soffermandosi sulle ambizioni della Salernitana in vista della nuova stagione. Colomba ha voluto ricordare con affetto Franco Del Mese.
È venuto a mancare un grande protagonista della storia granata, Franco Del Mese. C’è un ricordo particolare che la lega a lui?
«Ci sono tanti ricordi che mi legano a Del Mese, e la sua scomparsa mi ha colpito molto. Avevamo un rapporto davvero speciale, basato su stima e affetto reciproco. Uno dei momenti che ricordo con più simpatia racconta molto del tipo di persona che era. Era il mio primo anno, in un momento particolarmente difficile del campionato. I tifosi erano agitati e volevano entrare al campo durante l’allenamento.
Lui, con la sua pacatezza, si mise subito in mezzo: sbraitava, si sbracciava, cercava di mediare, ma sempre con quel suo modo equilibrato e rassicurante. Riuscì a calmare tutti. Poi rientrò negli spogliatoi, mi guardò e mi disse che non capiva cosa c’entrasse lui con il calcio. In effetti non veniva da quel mondo. Era unico: quando era arrabbiato rideva, e quando era contento faceva il burbero. Una persona vera, con un grande cuore».
Alla Salernitana ha avuto modo di allenare giocatori di grande spessore come Breda e Giovanni Pisano. Quanto è importante, secondo lei, la figura del leader in una stagione in cui la squadra dovrà necessariamente giocare un ruolo da protagonista?
«Avere dei leader nel gruppo è importante, ma non basta: ci vuole un collettivo unito, con calciatori determinati pronti a fare la differenza e a trascinare gli altri. L’allenatore stabilisce le regole e la strategia, ma sono i leader in campo a tradurre queste indicazioni in azioni concrete, coinvolgendo e guidando la squadra».
Come valuta finora l’operato di Daniele Faggiano?
«Non ho seguito molto, ma so che il nuovo allenatore ha alle spalle una stagione importante con l’Audace Cerignola. L’esperienza acquisita sicuramente gli permetterà di trasmettere quella voglia di lottare che a Salerno è mancata nelle ultime stagioni».
Infine, chi crede saranno le protagoniste principali del girone C?
«Nel Girone C ci sono tante squadre forti, come il Crotone e il Catania fare un pronostico in Serie C è sempre una sfida. Io penso che la cosa migliore sia non farsi distrarre dagli altri, ma concentrarsi solo sul proprio campionato. In Serie C non puoi permetterti di inseguire nessuno, devi giocare la tua partita ogni settimana e dare il massimo».