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Caponigro sulla rincorsa scudetto: “Noi siamo pronti”

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La Feldi Eboli è tra le grandi protagoniste di questa stagione nel futsal italiano e ora punta a mettere in bacheca il secondo scudetto della sua storia.  Il laterale rossoblù Caponigro, intervistato da SalernoSport24, ha ripercorso alcuni momenti chiave della stagione.

Caponigro sulla stagione della Feldi Eboli

La squadra ebolitana è in piena corsa scudetto dopo aver chiuso la regular season con un secondo posto storico e la conquista della Coppa Italia. Vincenzo Caponigro  ci ha raccontato cosa c’è dietro una stagione fin qui memorabile: la crescita della squadra , l’impatto del nuovo allenatore Antonelli e quali sono le sensazioni in vista delle prossime sfide.

Guardandovi ora, in piena corsa play-off e con una chiusura di campionato storica al secondo posto, sembra una stagione perfetta. C’è stato però un momento particolarmente difficile o impegnativo?

«Sappiamo benissimo che in ogni stagione ci sono degli alti e dei bassi. Ovviamente la nostra crescita partita dopo partita ci ha dato la possibilità di maturare, di avere consapevolezza della squadra che siamo, quella che ci ha portato a vincere la Coppa Italia e quella che ci sta facendo fare un grande cammino e provare a farlo anche in questa fase finale di playoff Scudetto.»

Completare il palmares nazionale con la Coppa Italia ha alzato l’asticella delle aspettative o vi sta dando ulteriore slancio verso lo Scudetto?

«Noi siamo consapevoli della nostra forza, ma giorno dopo giorno lavoriamo per migliorarci perché sappiamo che è un campionato difficile. Sappiamo che ogni partita va affrontata con la stessa mentalità e gli stessi obiettivi da raggiungere.
Ovviamente noi siamo pronti per ottenere qualcosa di bello, ma serve il lavoro giorno dopo giorno e pensare partita dopo partita.»

Parli di mentalità. Quest’anno è arrivato mister Antonelli. Cosa ha portato di nuovo al gruppo?

«Noi abbiamo avuto tre anni con Samperi dove ci ha dato tanto e Antonelli ha continuato quel lavoro svolto da Samperi.Ci ha dato quella mentalità positiva, quella garra argentina, quella voglia di competere e ci ha fatto sentire tutti importanti.
E soprattutto è stato bravo a dare spazio a tutti i giocatori così che tutti erano pronti nei momenti decisivi.»

Contro l’L84 avete dominato per gran parte del match, ma poi avete rischiato nel finale. Com’è stato vivere quegli ultimi minuti? Cosa vi siete detti dopo?

«Secondo me abbiamo fatto una grande gara lì perché è un campo difficile, molto difficile.
Siamo andati avanti per quattro gol. Dopo 16 minuti di portiere di movimento non è facile stare lì sempre a difendere.
Dobbiamo essere un po’ più bravi nel poter finalizzare e fare qualche altro gol così da poter chiudere definitivamente la partita.[…] Però ovviamente dobbiamo correggere questi errori perché non possiamo subire quei gol. L’importante è aver chiuso la gara con la vittoria e portare la gara 1 ad Eboli.»

Chi, tra i tuoi compagni, ti ha sorpreso di più in questa stagione?

«Noi lavoriamo da un po’ di anni insieme con Selucio, Calderoli, Venanzio, Dalcin, i tre che abbiamo vinto i tre trofei. A questi si sono aggiunti ragazzi italiani molto bravi come Ugherani, Etzi, Barra, Caruso e giocatori di esperienza come Espindola e Salas che ci hanno dato una bella spinta. Ognuno è importante, ognuno mi ha dato qualcosa in più per poter migliorare giorno dopo giorno».

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La Feldi Eboli è tra le grandi protagoniste di questa stagione nel futsal italiano e ora punta a mettere in bacheca il secondo scudetto della sua storia.  Il laterale rossoblù Caponigro, intervistato da SalernoSport24, ha ripercorso alcuni momenti chiave della stagione.

Caponigro sulla stagione della Feldi Eboli

La squadra ebolitana è in piena corsa scudetto dopo aver chiuso la regular season con un secondo posto storico e la conquista della Coppa Italia. Vincenzo Caponigro  ci ha raccontato cosa c’è dietro una stagione fin qui memorabile: la crescita della squadra , l’impatto del nuovo allenatore Antonelli e quali sono le sensazioni in vista delle prossime sfide.

Guardandovi ora, in piena corsa play-off e con una chiusura di campionato storica al secondo posto, sembra una stagione perfetta. C’è stato però un momento particolarmente difficile o impegnativo?

«Sappiamo benissimo che in ogni stagione ci sono degli alti e dei bassi. Ovviamente la nostra crescita partita dopo partita ci ha dato la possibilità di maturare, di avere consapevolezza della squadra che siamo, quella che ci ha portato a vincere la Coppa Italia e quella che ci sta facendo fare un grande cammino e provare a farlo anche in questa fase finale di playoff Scudetto.»

Completare il palmares nazionale con la Coppa Italia ha alzato l’asticella delle aspettative o vi sta dando ulteriore slancio verso lo Scudetto?

«Noi siamo consapevoli della nostra forza, ma giorno dopo giorno lavoriamo per migliorarci perché sappiamo che è un campionato difficile. Sappiamo che ogni partita va affrontata con la stessa mentalità e gli stessi obiettivi da raggiungere.
Ovviamente noi siamo pronti per ottenere qualcosa di bello, ma serve il lavoro giorno dopo giorno e pensare partita dopo partita.»

Parli di mentalità. Quest’anno è arrivato mister Antonelli. Cosa ha portato di nuovo al gruppo?

«Noi abbiamo avuto tre anni con Samperi dove ci ha dato tanto e Antonelli ha continuato quel lavoro svolto da Samperi.Ci ha dato quella mentalità positiva, quella garra argentina, quella voglia di competere e ci ha fatto sentire tutti importanti.
E soprattutto è stato bravo a dare spazio a tutti i giocatori così che tutti erano pronti nei momenti decisivi.»

Contro l’L84 avete dominato per gran parte del match, ma poi avete rischiato nel finale. Com’è stato vivere quegli ultimi minuti? Cosa vi siete detti dopo?

«Secondo me abbiamo fatto una grande gara lì perché è un campo difficile, molto difficile.
Siamo andati avanti per quattro gol. Dopo 16 minuti di portiere di movimento non è facile stare lì sempre a difendere.
Dobbiamo essere un po’ più bravi nel poter finalizzare e fare qualche altro gol così da poter chiudere definitivamente la partita.[…] Però ovviamente dobbiamo correggere questi errori perché non possiamo subire quei gol. L’importante è aver chiuso la gara con la vittoria e portare la gara 1 ad Eboli.»

Chi, tra i tuoi compagni, ti ha sorpreso di più in questa stagione?

«Noi lavoriamo da un po’ di anni insieme con Selucio, Calderoli, Venanzio, Dalcin, i tre che abbiamo vinto i tre trofei. A questi si sono aggiunti ragazzi italiani molto bravi come Ugherani, Etzi, Barra, Caruso e giocatori di esperienza come Espindola e Salas che ci hanno dato una bella spinta. Ognuno è importante, ognuno mi ha dato qualcosa in più per poter migliorare giorno dopo giorno».

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