mercoledì 14 05 25
HomeFrontpageMaurizio Milan sprona la squadra e Breda: novità in attacco

Maurizio Milan sprona la squadra e Breda: novità in attacco

spot_img
spot_img
spot_img

Trentotto chilometri separano Castellammare di Stabia da Salerno e le due squadre rappresentative delle due città Juve Stabia e Salernitana, vivono umori decisamente opposti in questo rush finale del campionato cadetto. Pagliuca, il mister della Vespe parlerà verso mezzogiorno mentre bocche cucite in casa Granata.

Juve Stabia e Salernitana, chi è in silenzio

Bocche cucite oggi in casa Granata, Roberto Breda ha deciso di non rilasciare dichiarazioni tramite il sito del club né parlare in conferenza con i giornalisti, l’intenzione è quella di lasciare tutto al campo. La gara della 32ª giornata rischia di essere un’altra “Disfatta di Caporetto” per la Salernitana dopo la sconfitta interna con il Palermo e l’ennesima mezza partita regalata agli avversari.


Potrebbe interessarti anche:


Non un vero e proprio silenzio stampa quindi, ma più la volontà di far parlare il campo. Dopo la rifinitura di oggi e la visita a sorpresa dell’AD Maurizio Milan al centro sportivo “Mary Rosy”, si partirà direttamente per il pre-ritiro a Pompei.

Salerno, per mister Breda, non è un posto come un altro. La maglia granata gli diede una carriera a metà degli anni, poi una panchina con la quale sfiorò una fantastica promozione. Proprio a Castellammare di Stabia, il 15 maggio del ’94 portò in vantaggio la Salernitana in una partita poi incastrata sull’1-1 dalla punizione di Musella all’87’. I tre punti svanirono sul finale come il sogno di agganciare il Perugia al comando.

Serve il gol, si cambia strada

Da che è tornato, Breda ha sempre schierato la sua Salernitana con la difesa a 3, benché questa squadra sembrava essere più ‘cattiva’ con una linea a 4. D’altro canto ha rischiato di prendere imbarcate nelle precedenti gestioni, poi tamponate solo dall’esperienza di giocatori come Bronn e Ferrari, e qualche volta Jaroszynski poi perso dai radar. Il filtro del centrocampo spesso non ha funzionato nonostante le abilità di Amatucci e tutti e tre gli allenatori che si sono alternati non hanno trovato un equilibrio nella zona nevralgica.

Ma ciò che più attanaglia la Salernitana dal ritiro ad oggi è ‘il mal di gol’. Sindrome oramai conclamata: con il tridente di Martusciello mancano gli uomini adatti; quello di Colanjuve-stabia-salernitanatuono ‘soffriva’ di una eccessiva distanza tra i reparti; attacco nuovo con Breda che non ha mai schierato il tridente dall’inizio se non per provare a cambiare la partita dopo aver già regalato mezza gara agli avversari. E quando hai gente come Tongya, Verde e Braaf (chissà che fine ha fatto), e con la ‘fretta’ di segnare e vincere, non si può giocare con il freno a mano tirato.

spot_img

Notizie popolari

Maurizio Milan sprona la squadra e Breda: novità in attacco

spot_img
spot_img

Trentotto chilometri separano Castellammare di Stabia da Salerno e le due squadre rappresentative delle due città Juve Stabia e Salernitana, vivono umori decisamente opposti in questo rush finale del campionato cadetto. Pagliuca, il mister della Vespe parlerà verso mezzogiorno mentre bocche cucite in casa Granata.

Juve Stabia e Salernitana, chi è in silenzio

Bocche cucite oggi in casa Granata, Roberto Breda ha deciso di non rilasciare dichiarazioni tramite il sito del club né parlare in conferenza con i giornalisti, l’intenzione è quella di lasciare tutto al campo. La gara della 32ª giornata rischia di essere un’altra “Disfatta di Caporetto” per la Salernitana dopo la sconfitta interna con il Palermo e l’ennesima mezza partita regalata agli avversari.


Potrebbe interessarti anche:


Non un vero e proprio silenzio stampa quindi, ma più la volontà di far parlare il campo. Dopo la rifinitura di oggi e la visita a sorpresa dell’AD Maurizio Milan al centro sportivo “Mary Rosy”, si partirà direttamente per il pre-ritiro a Pompei.

Salerno, per mister Breda, non è un posto come un altro. La maglia granata gli diede una carriera a metà degli anni, poi una panchina con la quale sfiorò una fantastica promozione. Proprio a Castellammare di Stabia, il 15 maggio del ’94 portò in vantaggio la Salernitana in una partita poi incastrata sull’1-1 dalla punizione di Musella all’87’. I tre punti svanirono sul finale come il sogno di agganciare il Perugia al comando.

Serve il gol, si cambia strada

Da che è tornato, Breda ha sempre schierato la sua Salernitana con la difesa a 3, benché questa squadra sembrava essere più ‘cattiva’ con una linea a 4. D’altro canto ha rischiato di prendere imbarcate nelle precedenti gestioni, poi tamponate solo dall’esperienza di giocatori come Bronn e Ferrari, e qualche volta Jaroszynski poi perso dai radar. Il filtro del centrocampo spesso non ha funzionato nonostante le abilità di Amatucci e tutti e tre gli allenatori che si sono alternati non hanno trovato un equilibrio nella zona nevralgica.

Ma ciò che più attanaglia la Salernitana dal ritiro ad oggi è ‘il mal di gol’. Sindrome oramai conclamata: con il tridente di Martusciello mancano gli uomini adatti; quello di Colanjuve-stabia-salernitanatuono ‘soffriva’ di una eccessiva distanza tra i reparti; attacco nuovo con Breda che non ha mai schierato il tridente dall’inizio se non per provare a cambiare la partita dopo aver già regalato mezza gara agli avversari. E quando hai gente come Tongya, Verde e Braaf (chissà che fine ha fatto), e con la ‘fretta’ di segnare e vincere, non si può giocare con il freno a mano tirato.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari