La retrocessione è ormai dietro l’angolo. Dunque, non sorprende che sia già iniziato l’esodo da Scafati. Che, con un messaggio telegrafico sui suoi canali ufficiali, ha annunciato la separazione dal playmaker Edon Maxhuni, sbarcato al PalaMangano appena due mesi fa.
Edon Maxhuni chiude con Scafati
Se i divorzi da Elijah Stewart e Rob Gray (quest’ultimo in testa alla classifica dei cannonieri dell’intera Serie A) hanno decisamente impoverito il tasso tecnico di Scafati, non si può dire altrettanto di Edon Maxhuni, uscito di scena dopo aver collezionato appena 10 presenze in maglia gialloblù.
Arrivato in Campania alla fine di gennaio, il play di passaporto finlandese chiude con numeri senz’altro dignitosi (11.4 punti di media a partita) che, tuttavia, non aiutano a mettere a fuoco le difficoltà di un giocatore a cui ha sempre fatto difetto la continuità di rendimento.
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Certo: il suo impatto sul quintetto guidato da Marco Ramondino è stato senz’altro positivo (15 punti nella gara d’esordio con Sassari, 13 punti a referto nel match vinto con Pistoia, 23 punti nella disgraziata trasferta di Venezia che ha aperto la serie nera della Givova). A lungo andare, però, Maxhouni ha smarrito fiducia e solidità tecnica, alternando discrete prestazioni a serate fuori fuoco, in linea con il resto del gruppo.
Benché non si conoscano le motivazioni del taglio, è legittimo pensare che l’esterno di origini albanesi abbia deciso di lasciare anzitempo Scafati per divergenze di vedute con lo staff tecnico e lo spogliatoio.
Ramondino in trattativa con Treviso?
Una cosa è certa: la partenza di Maxhuni è soltanto il prologo di quel che accadrà al termine di questa infausta stagione, in cui i risultati del campo sono stati la diretta conseguenza di una gestione tecnica e societaria a dir poco dissennata.
La rassegnazione è il sentimento prevalente in uno spogliatoio che non ha saputo reagire alle tempeste che si sono scatenate dentro e fuori dal parquet. Anche per questo, molti stanno già pensando a una nuova sistemazione per il prossimo anno. E, in questo senso, non sorprendono le voci di mercato – rilanciate dal quotidiano «La Tribuna di Treviso» – sul futuro di Ramondino, che potrebbe diventare il nuovo timoniere della Nutribullet al posto del partente Francesco Vitucci. Che questa notizia abbia iniziato a circolare alla vigilia della sfida di domenica pomeriggio tra Scafati e Treviso è una semplice coincidenza. O forse no. Perché un piano B, nello sport come nella vita, serve sempre.