La scorsa settimana, la Nazionale Italiana di pallamano femminile ha affrontato la Romania nei playoff di qualificazione ai Campionati Mondiali 2025. Le due sfide si sono disputate il 9 aprile a Chieti e il 13 aprile a Bistrița, con l’Italia che ha dovuto arrendersi alla superiorità delle avversarie, uscendo sconfitta in entrambe le partite.
Due sconfitte per la nazionale italiana di pallamano femminile
Due sconfitte per la Nazionale italiana di pallamano femminile nel doppio confronto con la Romania, valido per i playoff di qualificazione ai Campionati Mondiali 2025. Dopo il 21-30 incassato a Chieti, le Azzurre si sono arrese anche nel match di ritorno a Bistrița, chiudendo così il percorso verso la rassegna iridata.
Tra le protagoniste di questa campagna di qualificazione, ben sette atlete della PDO Salerno sono state convocate dal commissario tecnico Alfredo Rodriguez: Ilaria Dalla Costa, Giulia Rossomando, Rocio Squizziato, Aurora Gislimberti, Asia Mangone, Giulia Fabbo e Margherita Danti. Di seguito, un’analisi del loro rendimento nelle due sfide contro la formazione rumena.
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L’analisi delle atlete della PDO Salerno
Ilaria Dalla Costa, capitano della Nazionale, chiude il doppio confronto con quattro reti complessive. La difesa rumena le concede pochi tiri puliti, ma lei risponde con la solita grinta e un bagaglio d’esperienza che resta un punto di riferimento per le compagne.
Rocio Squizziato conferma il suo spirito combattivo con una prestazione volitiva e coriacea. Non solo lavoro sporco e tanta corsa, ma anche cinque reti complessive.
Brilla in particolare Giulia Rossomando, che impressiona per precisione al tiro e cinismo: è la miglior marcatrice della gara d’andata con quattro reti, e aggiunge altri due centri nella gara di ritorno. Un solo errore al tiro in 120 minuti di gioco.
Sorpresa tra i pali con Margherita Danti, che a Chieti resta in panchina ma si prende la scena in Romania. All’esordio in azzurro para un sette metri a Bazaliu e nel finale compie un altro grande intervento da sei metri, rendendo il debutto semplicemente memorabile.
Asia Mangone fatica a trovare spazi nella compatta difesa rumena, che la costringe spesso a forzare la giocata. Nonostante ciò, porta a casa due reti e mostra grande spirito d’iniziativa, tentando di aprire varchi dove c’è poco da costruire.
Giulia Fabbo vive una prestazione in due tempi: nella gara di Chieti inizia in sordina, ma nella ripresa si accende con tre reti e un contributo offensivo sempre più importante. Un po’ più in difficoltà nella seconda gara, dove paga qualche imprecisione, ma resta tra le più coinvolte nel gioco offensivo.
Da segnalare anche la prova di Aurora Gislimberti, che pur ricevendo pochi palloni giocabili sui sei metri, riesce comunque a lasciare il segno con un gol di grande classe: un pallonetto precisissimo che sorprende il portiere rumeno e premia la sua freddezza sotto porta.