Rari Nantes Salerno e Leva del Centenario. Presentata la quarta edizione. E la novità Sporting Club Salerno promosso in Serie B di pallanuoto
Rari Nantes Salerno festeggià
La società giallorossa presenta la Leva del Centenario. Presso la piscina Nicodemi di via Bottiglieri, con la presenza dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, Paola De Roberto, è stata presentata la quarta edizione del Campus estivo riservato ai giovanissimi e che dura da giugno a settembre. La Leva del Centenario rappresenta una delle iniziative che la Rari Nantes Salerno mette in campo per avvicinare i giovani allo Sport e, più in generale, ad una socializzazione che oggi sembra essere una delle lacune di cui la nostra società soffre. Un centinaio i ragazzi iscritti, un numero che cresce di anno in anno, a dimostrazione della bontà di questa iniziativa.
Ma per la Rari Nantes Salerno è stato un anno importante dal punto di vista agonistico. La meritata promozione della prima squadra, con il ritorno nella massima serie del campionato di pallanuoto è stata accompagnata da un’altra importante promozione. Lo Sporting ClubSalerno, squadra satellite del team giallorosso, è stato promosso in serie B. Un risultato storico che porta a 3 il numero di squadre salernitane presenti nel prossimo campionato.
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Le parole dell’assessore De Roberto e di Gallozzi
Paola De Roberto: «Questo, per noi, è un accompagnamento ad una realtà che, oltre che sportiva ha, come spesso accade a tutti quelli che si occupano di Sport, questa grossa valenza sociale, quindi ben venga questa collaborazione tra sport e sociale. Queste ultime, unite alla cultura, sono le vere leve di una società civile»
Enrico Gallozzi: «Quelli della Leva sono numeri sempre più importanti. Abbiamo un centinaio di iscritti. Il nostro obiettivo, però, è quello di raddoppiare questo numero. La Rari Nantes offre servizi di eccellenza dal punto di vista agonistico, si apre a far si che ogni bambino impari a nuotare. E questo è molto importante per una città di mare come la nostra. Purtroppo, spesso, ci troviamo di fronte a ragazzini che non hanno la possibilità di fare sport o, quantomeno, di imparare a nuotare»