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Il Tribunale Federale Nazionale punisce il Brescia: penalizzazione e inibizione per i Cellino

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Oggi è il giorno dell’udienza di primo grado per il caso Brescia e la Salernitana attende il responso da diretta interessata. Nel pomeriggio prenderà il via il dibattimento, con verdetto atteso in serata: l’esito dell’udienza potrebbe influire enormemente non solo sulla griglia di partenza della prossima Serie B, ma anche sui play-out.

La Salernitana attende il verdetto sul caso Brescia

Aggiornamento ore 19: 24 – Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Brescia con otto punti di penalizzazione: quattro da scontare nell’attuale stagione e quattro nella prossima. Inibizione di sei mesi per Massimo ed Edoardo Cellino. L’udienza in Corte d’Appello si svolgerà tra martedì 10 e giovedì 12 giugno.

Aggiornamento del 29 maggio 2025, ore 18:50 – Terminata l’udienza, si attende la sentenza in serata.

E venne il giorno. Nel pomeriggio di oggi, presso il Tribunale Federale Nazionale, prenderà il via il processo sportivo di primo grado relativo al caso Brescia.


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Alle rondinelle viene contestata l’irregolarità dei pagamenti delle imposte relativi al trimestre novembre-gennaio. La società del presidente Cellino si difende puntando sulla correttezza e buona fede del proprio operato, nonché sulle tempistiche anomale di controlli e indagini.

Sul primo punto, Cellino ha ribadito la linea della truffa, in quanto il club aveva acquistato i crediti d’imposta da una società-veicolo, il Gruppo Alfieri, per oltre 2 milioni di euro, salvo ritrovarsi in mano della carta straccia. Inoltre, all’Agenzia delle Entrate risulterebbero pagate le ritenute sia Irpef che Inps, ma non la compensazione Iva, punto su cui le rondinelle potrebbero trovare un accordo con l’Erario. Per quanto concerne, invece, le tempistiche, vengono contestate due cose in particolare: la lentezza della notifica da parte della Covisoc (il club doveva essere avvisato a marzo, ma la notifica è arrivata soltanto il 9 maggio) e l’eccessiva velocità delle indagini (2 giorni) da parte della Procura Federale. Data la presenza di tutte queste anomalie, il Brescia punterebbe a scontare i punti di penalizzazione nella prossima stagione e non in quella attuale, così da scongiurare la retrocessione in Serie C.

Il recente accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate dovrebbe far filtrare un leggero ottimismo tra i lombardi. Eppure, nell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Cellino teme il peggio: «Temo che la sentenza sia già scritta. Se la FIGC fissa la data del play-out prima che si possa esprimere un vero tribunale, ma solo dopo le due sentenze dei giudici federali, vuol dire che le cose sono già chiare».

La Salernitana, nel frattempo, resta a guardare non solo per capire il possibile avversario ai play-out (Frosinone o Sampdoria), ma anche per capire se lo spareggio s’avrà da fare.

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Il Tribunale Federale Nazionale punisce il Brescia: penalizzazione e inibizione per i Cellino

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Oggi è il giorno dell’udienza di primo grado per il caso Brescia e la Salernitana attende il responso da diretta interessata. Nel pomeriggio prenderà il via il dibattimento, con verdetto atteso in serata: l’esito dell’udienza potrebbe influire enormemente non solo sulla griglia di partenza della prossima Serie B, ma anche sui play-out.

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Aggiornamento ore 19: 24 – Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato il Brescia con otto punti di penalizzazione: quattro da scontare nell’attuale stagione e quattro nella prossima. Inibizione di sei mesi per Massimo ed Edoardo Cellino. L’udienza in Corte d’Appello si svolgerà tra martedì 10 e giovedì 12 giugno.

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Sul primo punto, Cellino ha ribadito la linea della truffa, in quanto il club aveva acquistato i crediti d’imposta da una società-veicolo, il Gruppo Alfieri, per oltre 2 milioni di euro, salvo ritrovarsi in mano della carta straccia. Inoltre, all’Agenzia delle Entrate risulterebbero pagate le ritenute sia Irpef che Inps, ma non la compensazione Iva, punto su cui le rondinelle potrebbero trovare un accordo con l’Erario. Per quanto concerne, invece, le tempistiche, vengono contestate due cose in particolare: la lentezza della notifica da parte della Covisoc (il club doveva essere avvisato a marzo, ma la notifica è arrivata soltanto il 9 maggio) e l’eccessiva velocità delle indagini (2 giorni) da parte della Procura Federale. Data la presenza di tutte queste anomalie, il Brescia punterebbe a scontare i punti di penalizzazione nella prossima stagione e non in quella attuale, così da scongiurare la retrocessione in Serie C.

Il recente accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate dovrebbe far filtrare un leggero ottimismo tra i lombardi. Eppure, nell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Cellino teme il peggio: «Temo che la sentenza sia già scritta. Se la FIGC fissa la data del play-out prima che si possa esprimere un vero tribunale, ma solo dopo le due sentenze dei giudici federali, vuol dire che le cose sono già chiare».

La Salernitana, nel frattempo, resta a guardare non solo per capire il possibile avversario ai play-out (Frosinone o Sampdoria), ma anche per capire se lo spareggio s’avrà da fare.

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