Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna ha chiuso definitivamente il caso legato al trasferimento di Erik Botheim alla Salernitana, respingendo il ricorso presentato dal Krasnodar e confermando la correttezza dell’operato del club granata.
Salernitana, il TAS chiude il caso Botheim
La decisione rappresenta una vittoria totale per la società granata, che non dovrà versare alcun risarcimento e otterrà il rimborso delle spese legali e processuali. La Salernitana era stata coinvolta nel procedimento come parte responsabile in solido, in quanto beneficiaria del trasferimento del calciatore; tuttavia il TAS ha escluso ogni responsabilità a carico della società.
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Erik Botheim, trasferitosi in Russia dal Bodø/Glimt nel gennaio 2022, ha risolto unilateralmente il contratto con il Krasnodar. Il norvegese si è avvalso della normativa FIFA che consente ai calciatori stranieri in Russia di sospendere o rescindere i contratti e, nell’estate successiva, ha firmato con la Salernitana.
Il club russo ha presentato il caso al Tribunale Arbitrale per lo Sport, chiedendo un risarcimento di 30 milioni di euro per lo “svincolo non autorizzato”. In primo grado, la Camera di Risoluzione delle Controversie della FIFA ha respinto la richiesta del Krasnodar e ha condannato il club a pagare gli stipendi arretrati all’attaccante. Successivamente, il club ha fato ricorso al TAS, ma il tribunale ha confermato la decisione a favore del norvegese.
Anche se Botheim non è più un tesserato della Salernitana, il tribunale ha pienamente assolto la società.
Fondamentale è stato il lavoro del team legale granata composto dagli avvocati Salvatore Civale, Rino Sica, Francesco Fimmanò ed Eduardo Chiacchio, che ha seguito con grande professionalità il caso nelle sedi FIFA.