La Salernitana continua nella sua battaglia legale e, tramite un comunicato pubblicato sui suoi profili ufficiali, annuncia ulteriori iniziative di controllo finanziario sulle squadre che presenteranno domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B.
Salernitana, il TAR non decide
Nella prima mattinata di oggi, il TAR del Lazio, si è espresso sul ricorso presentato dalla Salernitana, ritenendo che la domanda non riguardi i provvedimenti di esclusione o ammissione ai campionati e quindi non sia sottoposta al rito sportivo ma rientri nel rito ordinario: l’organo preposto ha quindi mutato il rito da sportivo ad ordinario e ha trattenuto la causa in decisione.
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Il comunicato
L’U.S. Salernitana 1919 prende atto dell’odierna decisione del TAR Lazio con la quale sostanzialmente si è escluso che il rinvio delle gare di playout possa configurarsi quale provvedimento in tema di iscrizione o ammissione ai campionati o comunque su di esse ricadente e, pur non condividendo tale assunto, ribadisce l’opportunità della strada seguita parallelamente a quella, ancora in corso, dei gradi di giustizia sportiva. Tale percorso era il solo in grado di ottenere un intervento del TAR medesimo, idoneo a porre rimedio effettivo e tempestivo alla grave situazione subita.
Tanto si doveva alla città ed alla tifoseria, sebbene nella consapevolezza della “chiusura” normativa e regolamentare del sistema calcio, contro la quale si è ritenuto comunque di opporre tesi giuridiche e rappresentazioni dei fatti non solo più che plausibili ma conformi alle regole e ai principi fondamentali dell’ordinamento giuridico, in particolare al principio del tempus regit actum.
L’impegno di chiarificazione della brutta vicenda della gestione del campionato scorso – con una conclusione di indagine pervenuta a classifica finale consolidata – dei playout e delle iscrizioni al nuovo campionato di Serie B prosegue ininterrotto sia nelle sedi già adite, sia con nuove iniziative dirette a verificare se sussistono i presupposti finanziari e contabili per l’ammissione di alcune società alla Serie B. Sarebbe ancor più inconcepibile che una società dalla gestione trasparente e dalla conclamata solidità finanziaria si vedesse danneggiata ulteriormente da iscrizioni che non potevano essere consentite o di cui si rivelassero poi insussistenti i presupposti.