Nell’era Iervolino la Salernitana è già al suo sesto direttore sportivo. Nella sala stampa dell’Arechi si presenta Daniele Faggiano, accompagnato dall’amministratore delegato del club, Maurizio Milan. La stagione sportiva è appena terminata con un’altra retrocessione, un doppio salto all’indietro dalla Serie A, ed è ora di dare una concreta risposta per riconquistare la città.
Nella sala stampa della Salernitana
Maurizio Milan: «Ben ritrovati a tutti e grazie di essere così numerosi con così poco preavviso. Eravamo qui qualche giorno fa con una tragedia sportiva e siamo qui con un nuovo inizio con un sguardo rivolto al futuro. Nessuna frase di circostanza ma sentimenti veri che proviamo con la società. C’è una grandissima voglia di riscatto per riportare questo club dove merita. C’è grande umiltà ma anche grande ambizione. Sarà un club rinnovato quasi a 360°, partiamo oggi con Daniele Faggiano in qualità di direttore. Ringrazio Marco Valentini che ha fatto un grande lavoro. Saluto anche Salvatore Cirillo della Zeus, dal 1° luglio avremo un nuovo sponsor tecnico. Daniele Faggiano arriva qui con un grande curriculum, ci affidiamo a lui per la ricostruzione di un gruppo, con lui ci siamo subito capiti perché vogliamo un gruppo di uomini che risollevi questo club in tempi veloci».

Daniele Faggiano: «Buonasera a tutti, no nascondo l’emozione perché conosco l’ambizione di questa piazza. Vi posso assicurare che ce la metterò più di tutta, ci metterò anima e cuore. Sono felice! C’è tanto da lavorare e da costruire. Iervolino e Milan mi hanno trasmesso grande energia. Sono un po’ particolare, sono aperto a tutto ma alla fine decido di testa mia perché se sbaglio, voglio prendermela solo con me stesso. Nel calcio il lavoro si costruisce dalla fine di una partita all’inizio dell’altra. Verranno anche momenti poco felici e non vi nascondo che non sono bravo a gestire le vittorie per gestire l’entusiasmo».
Daniele Faggiano: «Io capisco l’ambiente depresso, ma se mi faccio contagiare è un problema. Io ho un grande entusiasmo, parte di questo me l’ha trasmesso Iervolino. Io vivo i rapporti molto a pelle, non vedevo l’ora diventarne direttore sportivo. Non è da me scrivere e chiamare per conoscere gli aggiornamenti di un contratto così come ho fatto con Milan, eppure l’ho fatto perché non vedevo l’ora di iniziare. Non so dirvi se all’inizio del ritiro saremo pronti, ma cercherò di costruire il 70%-80%, poi faremo delle scelte. Da ieri sera abbiamo iniziato a parlare con gli allenatori disponibili. Sarà poi il tecnico a dirmi come vorrà impostare la sua squadra che sarà comporta da ‘vecchi marpioni’ e giovani speranze».
Maurizio Milan: «Ci siamo affidati ad un profilo molto esperto per dargli una grande autonomia. Questa mattina abbiamo avuto una conversazione a tre per delineare problematiche di scelte e budget. Il nostro rapporto è molto fluido».
Daniele Faggiano: «Amatino era un amico vero. Lui viveva solo per la Salernitana e mi aveva trasmesso questo valore. Non ho trovato una società non organizzata, anzi. Mi fossero stati imposti dei limiti non avrei avuto l’entusiasmo di cui vi parlo»
Daniele Faggiano: «Se sono qui è perché qualcosa di buono bisogna farlo. Non pensiamo al passato, il passato serve se è costruttivo. Da oggi posso solo guardare al futuro. Non vince solo chi mette più soldi sulla bilancia, la differenza la fanno i gol e l’allenatore deve essere bravo. La squadra deve essere brava a seguire il mister. Io non voglio passare per stupido, sono venuto qui per vincere ma non arrivo con arroganza. Ho un obiettivo mio e voglio centrarlo. Io sono felice di essere arrivato qua».
Maurizio Milan: «Con Faggiano abbiamo firmato ieri sera. Dibrogni e Avallone sono due professionisti che ringraziamo e nelle prossime ore faremo delle riflessioni sul nostro staff».
Daniele Faggiano: «Finora non ho parlato con nessuno dei calciatori. Siamo in Lega Pro ma certamente non vado a regalarli e chi li vuole deve chiamarmi. Sennò giocheranno in Lega Pro, non mi faccio mettere ‘le mani al collo’ da nessuno. Ci sono diversi step da seguire».
Daniele Faggiano: «I gironi sì, sono diversi, ma nessuno è facile. Dobbiamo costruire una squadra importante e non sono venuto qui a vivaccare. Che sia Girone A, B o C… è sempre difficile. Noi dobbiamo pensare al Girone C, tra i più difficili specie per questioni ambientali».
Maurizio Milan: «Prima di entrare in sala stampa vi dico che ho ricevuto una telefonata dal Questore di Salerno che ha già fatto una richiesta di cambio di girone poiché ci sono 6/7 trasferte complesse da gestire».
Daniele Faggiano: «Quando chiamo un allenatore deve convincermi già dalla prima chiamata, prima di tutto a pelle. Lo scorso anno ci sono stati allenatori che hanno fatto un buon campionato».
Daniele Faggiano: «Rispetto alle vostre precedenti esperienze quello che posso darvi in più, l’unica cosa che posso dirvi… è che vi darò me stesso. Non posso parlare di altri perché sono colleghi, alcuni sono amici. Io voglio dimostrare di essere quello che sono, quanto sono vero… e vi dirò delle bugie, ma dovrò farlo. Vi farò capire com’è la situazione, questo sì».
Daniele Faggiano: «Potrebbe esserci qualche giocatore che scende da una categoria superiore, ma non saranno più di 2/3. Ma le trasferte potrebbero durare anche 2/3 giorni, non ci saranno voli charter… saranno contesti diversi, e ci saranno fattori ambientali forti, caldi».
Daniele Faggiano: «Capisco la delusione, qualcosa a sfavore c’è stato. Ci starò vicino per far tornare l’entusiasmo. Sono stato in piazze in cui si è passati da 5mila e 60mila tifosi quando sono andato via.
Qual è l’area d’interesse in cui le piace scovare giovani promesse?
Daniele Faggiano: «Dipende dove vado ad osservare ma, non posso fare scommesse. Tante squadre si sono già organizzate, siamo arrivati un po’ lunghi a causa di forze maggiori. L’area d’interesse? Non è una questione di area geografica perché semplicemente deve saper giocare a calcio. E tecnicamente parlando se si prendessero solo calciatori che giocano a due a centrocampo, quelli che giocano a tre non scenderebbero mai in campo?! La riforma Zola è importante ma ne servono anche altre».

Maurizio Milan: «Abbiamo fatto i nostri ricorsi come presa di posizione formale. È una risposta che possiamo e dobbiamo dare per difendere club e città. Il proprietario non si è risparmiato facendo delle dichiarazioni importanti. éiù di questo non possiamo fare lo faremo, anche battendo i pugni in Lega. Oggi guardiamo avanti con il direttore, ma anche con le nostre istanze. Andiamo avanti con lavoro ed umiltà. avevamo un progetto per riportare questo club in ben altri contesti ma di fare proclami non me la sento. Il progetto rimane, lavorando anche su tutti i settori del club».