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Salernitana e il caos play-out: il precedente del 2019 che potrebbe cambiare tutto

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Ultime ore caotiche in casa Salernitana: play-out da disputare questa sera rinviato a data da destinarsi 24 ore prima del calcio d’inizio e avversario e sorte ancora sconosciuti. L’ipotetica penalizzazione a bocce ferme del Brescia per inadempienze finanziarie, con conseguente retrocessione in C delle Rondinelle, sta scuotendo la Serie B. Eppure un precedente potrebbe fare giurisprudenza ci sarebbe.

La Salernitana e quel play-out del 2019: cosa accadde

Salernitana-Frosinone non s’ha da fare. Nel primo pomeriggio del 18 maggio, quasi 29 ore prima del calcio d’inizio, arriva l’indiscrezione da parte della Gazzetta dello Sport secondo cui il Brescia sarà penalizzato di 4 punti per inadempienze finanziare, con conseguente rinvio degli spareggi a data da destinarsi.


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Il successivo comunicato della Lega Serie B conferma l’indiscrezione, dato che la penalizzazione comporterebbe la retrocessione diretta in Serie C delle rondinelle, con conseguente salvezza per il Frosinone e Sampdoria ripescata per disputare il play-out con i granata. Una situazione che sa molto di déjà vu, dato che modalità e tempistiche ricordano molto il caos play-out che coinvolse la Serie B nella stagione 2018-2019. Un caso che potrebbe fare giurisprudenza in tal senso e rendere addirittura inutile la disputa del doppio spareggio.

Salernitana-Venezia, il Foggia e il Palermo: il play-out “inutile”

Nell’anomala Serie B a 19 squadre di quella stagione (a causa delle mancate iscrizioni in estate di Bari, Avellino e Cesena, ndr), la post-season fu ulteriormente funestata dal caso Palermo. I rosanero, classificatisi al terzo posto al termine della regular season con 63 punti, vennero successivamente esclusi dai play-off per inadempienze finanziarie accertate il 13 maggio. Il Perugia venne ripescato ai play-off in favore dei siciliani, i quali si ritrovarono in un limbo che poteva costare la permanenza in B. Inizialmente, il club allora di Zamparini venne penalizzato di 20 punti e gli venne consentito di mantenere la categoria, salvo poi non riuscire ad iscriversi per la stagione successiva.

La cosa interessò anche la zona play-out. Inizialmente, Salernitana e Venezia avrebbero dovuto disputare immediatamente lo spareggio-salvezza, ma il Foggia, parte interessata in quanto retrocesso sul campo al terzultimo posto, presentò reclamo al TAR per la non disputa del doppio confronto. Il 23 maggio, il TAR accolse il ricorso presentato dai pugliesi anche perché si configurò una situazione particolare. Il Palermo, prima di ricevere la penalizzazione di 20 punti, era stato retrocesso all’ultimo posto, consentendo al Foggia di scalare la classifica e disputare il play-out con i granata con conseguente salvezza del Venezia. Successivamente, le carte in tavola cambiarono nuovamente, con i rosanero riammessi in B (ma non ai play-off) e satanelli nuovamente retrocessi, cosa che spinse questi ultimi a presentare il ricorso.

I rossoneri lamentavano proprio la disparità di trattamento, dato che al Perugia venne consentito di disputare i play-off, mentre a loro era stato negato il ripescaggio per i play-out in seguito alla riammissione del Palermo. Per la cronaca, i play-out tra Salernitana e Venezia si disputarono il 5 e 9 giugno e terminarono con la salvezza sul campo conquistata dai granata. Infine, con l’esclusione del Palermo dal successivo campionato di Serie B, i lagunari vennero ripescati. Il Foggia? Dopo la retrocessione, non riuscì ad iscriversi alla Serie C e fu costretto a ripartire dai dilettanti insieme al Palermo.

La difesa del Brescia, le rimostranze della Samp e i possibili scenari

Il caso della stagione 2018-2019 può fare da giurisprudenza, visto l’esito finale del susseguirsi di avvenimenti. Come gli inadempimenti finanziari erano costati caro al Palermo e resero inutile la disputa del play-out – in quanto Salernitana e Venezia finirono entrambe salve -, così potrebbe essere per il caso Brescia. A questo precedente punterebbe la difesa granata.

Le rondinelle, però, non ci stanno. Il presidente Cellino ha già comunicato di aver presentato una denuncia penale per truffa nei confronti della società di Milano che ha venduto al Brescia i crediti d’imposta risultati, poi, inesistenti dopo le indagini della FIGC. Inoltre, nella serata di ieri, il club lombardo ha diramato un comunicato in cui annuncia la propria tutela in tutte le sedi opportune, sia sportive che extrasportive.

Secondo l’indiscrezione riportata dal Giornale di Brescia, i lombardi potrebbero decidere di patteggiare per ottenere una penalizzazione inferiore ai 4 punti. Nel caso in cui i punti di penalizzazione dovessero essere 2, il Brescia disputerebbe i play-out con i granata con il peggior piazzamento in classifica.

Anche la Sampdoria, però, vorrebbe giocarsi le sue carte per mantenere la categoria ed evitare la Serie C. I blucerchiati, oltre al ripescaggio ai play-out, potrebbero spingere per l’allargamento del campionato in quanto risulterebbero parte lesa. Stando a quanto riportato dal Secolo XIX, i doriani spingerebbero per la Serie B a 22 squadre puntando non solo sulla situazione delicata in casa Brescia che avrebbe falsato il campionato, ma anche sull’equità sportiva. I blucerchiati avrebbero smesso formalmente di allenarsi, al contrario dei granata, cosa che non renderebbe il confronto equo. Eppure, quest’ultimo punto cozza pesantemente con gli allenamenti punitivi svolti in settimana.

Un gioco delle tre carte che non porterà ad una rapida risoluzione della disputa e che potrebbe creare ulteriori precedenti. Eppure, tra tutte queste lamentele, l’unica vittima sembra essere proprio la Salernitana.

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Salernitana e il caos play-out: il precedente del 2019 che potrebbe cambiare tutto

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Salernitana-Frosinone non s’ha da fare. Nel primo pomeriggio del 18 maggio, quasi 29 ore prima del calcio d’inizio, arriva l’indiscrezione da parte della Gazzetta dello Sport secondo cui il Brescia sarà penalizzato di 4 punti per inadempienze finanziare, con conseguente rinvio degli spareggi a data da destinarsi.


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Nell’anomala Serie B a 19 squadre di quella stagione (a causa delle mancate iscrizioni in estate di Bari, Avellino e Cesena, ndr), la post-season fu ulteriormente funestata dal caso Palermo. I rosanero, classificatisi al terzo posto al termine della regular season con 63 punti, vennero successivamente esclusi dai play-off per inadempienze finanziarie accertate il 13 maggio. Il Perugia venne ripescato ai play-off in favore dei siciliani, i quali si ritrovarono in un limbo che poteva costare la permanenza in B. Inizialmente, il club allora di Zamparini venne penalizzato di 20 punti e gli venne consentito di mantenere la categoria, salvo poi non riuscire ad iscriversi per la stagione successiva.

La cosa interessò anche la zona play-out. Inizialmente, Salernitana e Venezia avrebbero dovuto disputare immediatamente lo spareggio-salvezza, ma il Foggia, parte interessata in quanto retrocesso sul campo al terzultimo posto, presentò reclamo al TAR per la non disputa del doppio confronto. Il 23 maggio, il TAR accolse il ricorso presentato dai pugliesi anche perché si configurò una situazione particolare. Il Palermo, prima di ricevere la penalizzazione di 20 punti, era stato retrocesso all’ultimo posto, consentendo al Foggia di scalare la classifica e disputare il play-out con i granata con conseguente salvezza del Venezia. Successivamente, le carte in tavola cambiarono nuovamente, con i rosanero riammessi in B (ma non ai play-off) e satanelli nuovamente retrocessi, cosa che spinse questi ultimi a presentare il ricorso.

I rossoneri lamentavano proprio la disparità di trattamento, dato che al Perugia venne consentito di disputare i play-off, mentre a loro era stato negato il ripescaggio per i play-out in seguito alla riammissione del Palermo. Per la cronaca, i play-out tra Salernitana e Venezia si disputarono il 5 e 9 giugno e terminarono con la salvezza sul campo conquistata dai granata. Infine, con l’esclusione del Palermo dal successivo campionato di Serie B, i lagunari vennero ripescati. Il Foggia? Dopo la retrocessione, non riuscì ad iscriversi alla Serie C e fu costretto a ripartire dai dilettanti insieme al Palermo.

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Il caso della stagione 2018-2019 può fare da giurisprudenza, visto l’esito finale del susseguirsi di avvenimenti. Come gli inadempimenti finanziari erano costati caro al Palermo e resero inutile la disputa del play-out – in quanto Salernitana e Venezia finirono entrambe salve -, così potrebbe essere per il caso Brescia. A questo precedente punterebbe la difesa granata.

Le rondinelle, però, non ci stanno. Il presidente Cellino ha già comunicato di aver presentato una denuncia penale per truffa nei confronti della società di Milano che ha venduto al Brescia i crediti d’imposta risultati, poi, inesistenti dopo le indagini della FIGC. Inoltre, nella serata di ieri, il club lombardo ha diramato un comunicato in cui annuncia la propria tutela in tutte le sedi opportune, sia sportive che extrasportive.

Secondo l’indiscrezione riportata dal Giornale di Brescia, i lombardi potrebbero decidere di patteggiare per ottenere una penalizzazione inferiore ai 4 punti. Nel caso in cui i punti di penalizzazione dovessero essere 2, il Brescia disputerebbe i play-out con i granata con il peggior piazzamento in classifica.

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Un gioco delle tre carte che non porterà ad una rapida risoluzione della disputa e che potrebbe creare ulteriori precedenti. Eppure, tra tutte queste lamentele, l’unica vittima sembra essere proprio la Salernitana.

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