Nella serata di ieri, la Salernitana ha annunciato di aver presentato ricorso al TAR. La questione riguardante il play-out rinviato col Frosinone e poi disputato con la Sampdoria non è ancora finita. Sarà la giustizia ordinaria, ora, ad avere l’ultima parola.
Salernitana, la questione play-out non è ancora conclusa
I legali del club granata Francesco Fimmanò, Salvatore “Rino” Sica e Federico Dinelli hanno depositato il ricorso presso il TAR del Lazio.
La Bersagliera ha nuovamente impugnato il comunicato n. 211 del 18 maggio della Lega Serie B con cui era stata disposta la sospensione sine die del play-out con il Frosinone a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio. I granata lamentano l’assenza di deferimenti al momento della decisione su quello che poi sarebbe passato agli onori della cronaca come “Caso Brescia”. Infatti, il club lombardo sarebbe stato deferito solamente il 22 maggio, tre giorni dopo l’ipotetica partita d’andata mai disputatasi tra i campani e i ciociari.
Dopo la bocciatura del ricorso da parte del Collegio di Garanzia del Coni, la Salernitana ha deciso di giocarsi la carta della giustizia ordinaria. Si richiederà quantomeno un risarcimento per il danno subito, dato che i granata hanno giocato contro un avversario diverso (la Sampdoria) da quello sancito. Per quanto concerne l’allargamento del format della Serie B e il conseguente ripescaggio in cadetteria, la battaglia dovrebbe inizialmente proseguire presso la Corte federale d’Appello. Si prospetta una lunga estate nelle aule di tribunale per i granata.