È l’undicesimo cambio dell’era Iervolino, la Salernitana presenta un altro allenatore, Giuseppe Raffaele. L’ex tecnico dell’Audace Cerignola ha sottoscritto un contratto di due anni per provare a centrare la promozione mancata con la formazione pugliese nel campionato precedente, quando si arrese al solo Avellino.
La Salernitana presenta Raffaele
Maurizio Milan: «Momento complesso per il club ed per questo motivo che vogliamo partire con mister Raffaele, persona concreta. Noi cerchiamo professionisti, ma specialmente con uomini. Vogliamo parlare con i fatti, abbiamo tempi stretti per il mercato. 180 panchine in piazze calde come Salerno, l’ultimo perso a causa di elementi fuori campo che abbiamo osservato. Faggiano può confermarlo, non avevamo altri candidati».
Daniele Faggiano: «Avevamo sondato sì altri profili ma Raffaele è sempre stata la nostra prima scelta. Abbiamo portato a Salerno quello che riteniamo il meglio, quello che ci serve. Avremmo scelto lui a prescindere dal girone. Abbiamo impiegato qualche giorno al comunicato ufficiale poiché era sotto contratto con un’altra squadra. L’obiettivo è costruire una squadra che faccia bene a prescindere dal girone. Conosco bene il mister, mi ha impressionato per le capacità e la sua umiltà. Un aneddoto: gli dissi “posso offrirti meno rispetto ad altri”, e lui mi ha risposto subito “Sì”. Questo denota la volontà di fare bene. Sono orientato a fare questo tipo di scelte, uomini prima di tutto, e che siano motivati. Certe volte siamo uomini soli, io ho un gran supporto dal dottor Milan, e mi trasmette una gran carica, ha un grande entusiasmo nonostante le gran batoste che ha preso, forse maggiore rispetto a quando prese la Salernitana».
Il nuovo mister
Giuseppe Raffaele: «Sono due giorni che sono a Salerno, ho percepito una grande voglia di riscatto nell’amarezza di quello che è successo, soprattutto nell’ultima stagione. Dobbiamo mettere in campo tutto questo. Ci vogliono caratteristiche fondamentali e creare un’empatia di tutto l’ambiente. L’obiettivo mio e del direttore è quello di portare un nuovo entusiasmo a questa piazza. Ringrazio Milan e Faggiano delle parole che hanno speso per me, ma ora devo rispondere sul campo. Daremo tutto per cambiare».
Giuseppe Raffaele: «Voglio giocare con quelli che sono i miei principi di vita. Ho lavorato tanto per crearmi delle possibilità in un mondo che non è facile. Noi dobbiamo essere concreti ma la gente si deve anche divertire. Quindi bisogna cercare sempre il gol. Il sorriso non mancherà mai così come la responsabilità che sento su di me. Ho una mia personalità e vorrei che anche la squadra scenda in campo con il sorriso, con la voglia di divertirsi e far divertire».
Giuseppe Raffaele: «Io e il direttore siamo uniti da una stima che ci unisce da tantissimo tempo. All’inizio ci sarà qualche difficoltà. Bisognerà riuscire a superarla e far valere il proprio potenziale. Bisogna mettere delle fondamenta basate su un atteggiamento mentale primario. Una squadra deve saper fare tutto, anche difendere nell’area. Il direttore già sta lavorando, e lavoreremo per creare una squadra forte ed entusiasta».
Giuseppe Raffaele: «Servirà una mentalità forte, che ci permetta di fare sempre un gol più degli altri. Bisogna saper fare tutto, bisogna che calciatori capiscano che Salerno è un’opportunità per tutti. Lavoreremo in allenamento su molti aspetti».
Giuseppe Raffaele: «Ci sono squadra che hanno speso tantissimo e sono ancora in C. Il nostro obiettivo è quello di scendere in campo col massimo potenziale sul quale lavoreremo. Non è facile vincere un campionato in nessuna categoria. Se si parte pensando che prima o poi ci si arriva, si sbaglia alla grande. Il mio obiettivo ad ogni fine gara è che la gente vada via soddisfatta e che tutti, staff e calciatori, sviluppino senso di appartenenza».
Giuseppe Raffaele: «La Salernitana in Serie C è come la Juventus in A. Quando mi ha chiamato Faggiano non abbiamo dovuto parlare neanche degli aspetti contrattuali, oltre la stima che ci unisce».
Giuseppe Raffaele: «Quel che cambia dalle mie esperienze precedenti sono sicuramente i giocatori. Prima degli aspetti tecnici, bisogna lavorare sugli aspetti mentali. Da lì nasce tutto. Arriveranno anche giocatori preparati, sanno che giocare qui serve qualcosa in più».
Giuseppe Raffaele: «Stiamo cercando di velocizzare le idee. Non voglio dare nomi, non ha senso. Il direttore sa quello che ci serve. Sicuramente 352, e sicuramente vogliamo giocare con le due punte, con due ali alte. Io partecipo alle idee di mercato, ci confrontiamo, ma poi è il direttore che interviene.
Faggiano: “Niente nomi”
Daniele Faggiano: «Sorprese ce ne saranno a breve. La scelta è caduta sul mister perché c’è empatia. Di nomi ne abbiamo fatti tanti, certo casini ne faccio perché siamo esseri umani. Magari si prende un calciatore che per mentalità può esprimersi meglio rispetto all’anno precedente, siamo attenzionando molte situazioni. Quello che voglio fare e cercare di portare la squadra in ritiro per far lavorare bene il mister. Ci sono contratti e regole da rispettare, e non ci faremo mettere le mani al collo».
Daniele Faggiano: «Si ereditano sempre contratti. Devo dire che mi stanno inseguendo in molti ma sto prendendo tempo perché vanno risolte alcune situazioni. Quando si supera uno scoglio si diventa più forti. Faremo una squadra di uomini, non ci sarà bisogno di andare a controllare se escono la sera. Con l’unione di intenti si può andare lontano. Io ho visto giocatori arrivare due ore prima all’allenamento e andare via due ore dopo, e mangiare in un certo modo. Questi sono quelli che mi piacciono. Non faccio nomi, e non ne posso fare, per rispetto del nostro lavoro e anche dei calciatori. Fare nomi significa anche far crescere il valore…».
La chiusura finale di Milan
Maurizio Milan: «Una ripartenza importante del club. Ringrazio il mister per come sta affrontando questa difficile sfida. Noi siamo reduci da una brutta fine ed un inizio non facile poiché siamo in ritardo rispetto ad altre squadra. Aspettavamo che si concretizzasse la firma. È giusto che fin quando non ci sono le firme non si facciano nomi. Siamo felici di affidarci poi alla Puma, loro hanno seguito tutta questa parte finale del campionato e li ringrazio di essere con noi».