domenica 11 05 25
HomeFrontpageLe pagelle dei granata: marcature allegre per Ruggeri e Amatucci. Cerri e...

Le pagelle dei granata: marcature allegre per Ruggeri e Amatucci. Cerri e Zuccon fantasmi

spot_img
spot_img
spot_img

Si è concluso da pochi minuti il match di Marassi tra Sampdoria e Salernitana valido per la 38ª giornata di Serie B . Ecco le pagelle dei granata.

Sampdoria-Salernitana: le pagelle dei granata

Blucerchiati e granata al match verità che vale un’intera stagione e che può determinare una fetta importante di salvezza ad una giornata dalla fine del campionato.

Evani cambia il minimo indispensabile rispetto al pari di Catanzaro e decide di schierarsi a specchio con il 3-4-2-1: fuori Curto, lo squalificato Yepes, Venuti e il grande ex Coda e dentro Alex Ferrari, Meulensteen, Beruatto e Niang. Marino, d’altro canto, non può fare altro che affidarsi agli stessi undici pretoriani che hanno battuto il Mantova in casa.

Lo spareggio salvezza del “Ferraris” è terminato con la vittoria per 1-0 della Samp grazie alla zampata di Meulensteen nel finale di primo tempo.

Christensen – Primo tempo ad alta tensione: tira un sospiro di sollievo sulla traversa di Niang e ci mette i guantoni sul colpo di testa di Altare, ma deve arrendersi al tocco ravvicinato di Meulensteen sulla sponda di Beruatto. La ripresa la passa da spettatore non pagante, intervenendo solo in uscita su Depaoli e assistendo impotente all’assalto nullo dei compagni. 6,5.

Ruggeri – Tiene molto bene su Niang, ma sul gioco aereo soffre maledettamente. Infatti, è lui a perdersi Alex Ferrari al momento del gol di Meulensteen. Nella ripresa si riscatta parzialmente con un grande salvataggio su Niang nel finale. 5,5.

G.M. Ferrari – Uno degli ultimi a mollare. Perfetto negli uno contro uno, dominante sul gioco aereo e partecipa attivamente al forcing offensivo finale mancando il colpo al volo che poteva valere il prezioso pareggio. 6,5.

Lochoshvili – Si fa apprezzare per la solita intraprendenza nello scendere sulla sinistra e per un salvataggio clamoroso sul tentativo dal limite di Oudin. Nel finale partecipa al forcing finale e sfiora l’incrocio dei pali con un interno a giro dalla distanza. 6,5.

Ghiglione – Tenta qualche sortita delle sue, ma al cross è sempre e costantemente impreciso. C’era bisogno della sua spinta, ma sulla destra la Salernitana non è mai stata pericolosa. 5. Dal 72′ Stojanovic – Appena entrato, ha la palla buona per il pari su un disimpegno difettoso della difesa doriana, ma tiro e coordinazione sono rivedibili. Qualcosa in più rispetto a Ghiglione la fa, ma non è abbastanza. 6.

Amatucci – Un primo tempo che definire contratto è un eufemismo: tanti palloni buttati e il peccato mortale di aver perso Meulensteen in occasione del vantaggio blucerchiato. Nella ripresa prova ad uscire alla distanza, aiutato dall’ingresso di Hrustic, e tra lui e il pareggio si frappone Riccio. 5,5.

Zuccon – Il pallone tra i suoi piedi sembra scottare. In alcune occasioni lo tiene troppo, ma per la maggior parte delle volte non vede l’ora di liberarsene. Non il modo ideale per affrontare una partita da dentro o fuori. 4,5. Dal 46′ Hrustic – Con il suo ingresso in campo, la qualità del palleggio, inesistente nel primo tempo, aumenta enormemente. Verde e Soriano vengono maggiormente coinvolti nella manovra e gli esterni iniziano a beneficiare dei suoi cambi di gioco. Non riesce, però, ad essere abbastanza determinante per aiutare la squadra a pervenire al pari. 6.

Corazza – All’inizio salva capra e cavoli con una grande diagonale difensiva su un insidioso cross di Beruatto. Nella ripresa cresce alla distanza mettendo una serie di cross interessanti che, però, non vengono sfruttati a dovere dai compagni. Nel finale, alcune scelte di cross hanno lasciato perplessi. 6.

Soriano – Primo tempo in apnea dove prova a dialogare con i compagni, ma senza fortuna. Nella ripresa partecipa di più alla manovra, ma non si fa mai trovare pronto al tiro dalle parti di Cragno. 5,5. Dall’81’ Tongya – Prova a dare verve sulla fascia, ma ha poco tempo per poter incidere. s.v.

Verde – Nel primo tempo si aggira come un ectoplasma per il campo senza mai vedere palla. Qualcosina di più la si vede nella ripresa con qualche filtrante e qualche cross, ma niente di che. 5,5. Dall’81’ Raimondo – Entra e cicca malamente il pallone del pari. Il resto della partita lo passa a litigare con i giocatori della Sampdoria. s.v.

Cerri – Alex Ferrari se lo è mangiato vivo insieme ad Altare: mai primo sul pallone e, quando gli capita il pallone tra i piedi, cincischia in maniera tragicomica. Nel secondo tempo, Corazza gli confeziona un cross d’autore, ma di testa la manda praticamente in fallo laterale. Doveva essere la sua partita e, invece, prestazione da dimenticare. 4,5. Dal 61′ Simy – Meglio rispetto a Cerri sicuramente. All’ultimo secondo ha la palla del pari e trova l’opposizione decisiva di un difensore. 6.

Marino – Lui conferma gli stessi undici fedelissimi, ma nel primo tempo la squadra è contratta e la Samp ne approfitta per trovare il gol-partita sfruttando le marcature allegre di Ruggeri e Amatucci da calcio d’angolo. Nella ripresa prova a correggere qualcosa con i cambi, ma i suoi inizieranno a creare occasioni degne di nota soltanto nel forcing finale. Ora lo spettro della retrocessione è realtà e vincere a Cittadella potrebbe non bastare. 5,5.

spot_img

Notizie popolari

Le pagelle dei granata: marcature allegre per Ruggeri e Amatucci. Cerri e Zuccon fantasmi

spot_img
spot_img

Si è concluso da pochi minuti il match di Marassi tra Sampdoria e Salernitana valido per la 38ª giornata di Serie B . Ecco le pagelle dei granata.

Sampdoria-Salernitana: le pagelle dei granata

Blucerchiati e granata al match verità che vale un’intera stagione e che può determinare una fetta importante di salvezza ad una giornata dalla fine del campionato.

Evani cambia il minimo indispensabile rispetto al pari di Catanzaro e decide di schierarsi a specchio con il 3-4-2-1: fuori Curto, lo squalificato Yepes, Venuti e il grande ex Coda e dentro Alex Ferrari, Meulensteen, Beruatto e Niang. Marino, d’altro canto, non può fare altro che affidarsi agli stessi undici pretoriani che hanno battuto il Mantova in casa.

Lo spareggio salvezza del “Ferraris” è terminato con la vittoria per 1-0 della Samp grazie alla zampata di Meulensteen nel finale di primo tempo.

Christensen – Primo tempo ad alta tensione: tira un sospiro di sollievo sulla traversa di Niang e ci mette i guantoni sul colpo di testa di Altare, ma deve arrendersi al tocco ravvicinato di Meulensteen sulla sponda di Beruatto. La ripresa la passa da spettatore non pagante, intervenendo solo in uscita su Depaoli e assistendo impotente all’assalto nullo dei compagni. 6,5.

Ruggeri – Tiene molto bene su Niang, ma sul gioco aereo soffre maledettamente. Infatti, è lui a perdersi Alex Ferrari al momento del gol di Meulensteen. Nella ripresa si riscatta parzialmente con un grande salvataggio su Niang nel finale. 5,5.

G.M. Ferrari – Uno degli ultimi a mollare. Perfetto negli uno contro uno, dominante sul gioco aereo e partecipa attivamente al forcing offensivo finale mancando il colpo al volo che poteva valere il prezioso pareggio. 6,5.

Lochoshvili – Si fa apprezzare per la solita intraprendenza nello scendere sulla sinistra e per un salvataggio clamoroso sul tentativo dal limite di Oudin. Nel finale partecipa al forcing finale e sfiora l’incrocio dei pali con un interno a giro dalla distanza. 6,5.

Ghiglione – Tenta qualche sortita delle sue, ma al cross è sempre e costantemente impreciso. C’era bisogno della sua spinta, ma sulla destra la Salernitana non è mai stata pericolosa. 5. Dal 72′ Stojanovic – Appena entrato, ha la palla buona per il pari su un disimpegno difettoso della difesa doriana, ma tiro e coordinazione sono rivedibili. Qualcosa in più rispetto a Ghiglione la fa, ma non è abbastanza. 6.

Amatucci – Un primo tempo che definire contratto è un eufemismo: tanti palloni buttati e il peccato mortale di aver perso Meulensteen in occasione del vantaggio blucerchiato. Nella ripresa prova ad uscire alla distanza, aiutato dall’ingresso di Hrustic, e tra lui e il pareggio si frappone Riccio. 5,5.

Zuccon – Il pallone tra i suoi piedi sembra scottare. In alcune occasioni lo tiene troppo, ma per la maggior parte delle volte non vede l’ora di liberarsene. Non il modo ideale per affrontare una partita da dentro o fuori. 4,5. Dal 46′ Hrustic – Con il suo ingresso in campo, la qualità del palleggio, inesistente nel primo tempo, aumenta enormemente. Verde e Soriano vengono maggiormente coinvolti nella manovra e gli esterni iniziano a beneficiare dei suoi cambi di gioco. Non riesce, però, ad essere abbastanza determinante per aiutare la squadra a pervenire al pari. 6.

Corazza – All’inizio salva capra e cavoli con una grande diagonale difensiva su un insidioso cross di Beruatto. Nella ripresa cresce alla distanza mettendo una serie di cross interessanti che, però, non vengono sfruttati a dovere dai compagni. Nel finale, alcune scelte di cross hanno lasciato perplessi. 6.

Soriano – Primo tempo in apnea dove prova a dialogare con i compagni, ma senza fortuna. Nella ripresa partecipa di più alla manovra, ma non si fa mai trovare pronto al tiro dalle parti di Cragno. 5,5. Dall’81’ Tongya – Prova a dare verve sulla fascia, ma ha poco tempo per poter incidere. s.v.

Verde – Nel primo tempo si aggira come un ectoplasma per il campo senza mai vedere palla. Qualcosina di più la si vede nella ripresa con qualche filtrante e qualche cross, ma niente di che. 5,5. Dall’81’ Raimondo – Entra e cicca malamente il pallone del pari. Il resto della partita lo passa a litigare con i giocatori della Sampdoria. s.v.

Cerri – Alex Ferrari se lo è mangiato vivo insieme ad Altare: mai primo sul pallone e, quando gli capita il pallone tra i piedi, cincischia in maniera tragicomica. Nel secondo tempo, Corazza gli confeziona un cross d’autore, ma di testa la manda praticamente in fallo laterale. Doveva essere la sua partita e, invece, prestazione da dimenticare. 4,5. Dal 61′ Simy – Meglio rispetto a Cerri sicuramente. All’ultimo secondo ha la palla del pari e trova l’opposizione decisiva di un difensore. 6.

Marino – Lui conferma gli stessi undici fedelissimi, ma nel primo tempo la squadra è contratta e la Samp ne approfitta per trovare il gol-partita sfruttando le marcature allegre di Ruggeri e Amatucci da calcio d’angolo. Nella ripresa prova a correggere qualcosa con i cambi, ma i suoi inizieranno a creare occasioni degne di nota soltanto nel forcing finale. Ora lo spettro della retrocessione è realtà e vincere a Cittadella potrebbe non bastare. 5,5.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari