Lo Sporting Sala Consilina rialza la testa nel campionato di Serie A di calcio a 5, complice anche il cambio in panchina. Mattia Santoro, secondo portiere della squadra, ne ha parlato ai microfoni di Radio Bussola 24, con Gennaro Caso di SalernoSport24, anche lui ospite alla trasmissione “Il pallone di tutti”.
Sporting, calcio a 5: le parole di Mattia Santoro
Mattia Santoro, secondo portiere dello Sporting Sala Consilina, ha parlato in diretta a Radio Bussola 24 dopo la fondamentale vittoria per 7-3 in casa del Pesaro, che ha seguito il successo contro la Came Dosson. La squadra campana, ora fuori dalla zona play-out, sembra aver ritrovato fiducia e compattezza grazie al recente cambio in panchina. Il nuovo tecnico Conde ha ridato slancio al gruppo, come dimostrano le ultime prestazioni.
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Lo Sporting riparte, Conde fa il miracolo
Lo Sporting Sala Consilina ha cambiato volto. Il nuovo corso con mister Conde ha portato risultati e soprattutto una mentalità diversa. Dopo l’ottima reazione nel secondo tempo del derby contro la Feldi Eboli, la squadra ha rimontato e vinto contro la Came Treviso, prima del convincente 7-3 inflitto al Pesaro.
Lo conferma anche Mattia Santoro, secondo portiere dello Sporting, «l’arrivo di Conde ha lasciato subito un’impronta positiva alla squadra. Si è visto subito già da Eboli, dove abbiamo fatto una partita all’altezza della squadra».
Ancora vive le speranze playoff
Lo Sporting, a inizio stagione, aveva puntato con forza sui giovani. Un progetto ambizioso che, con Cipolla in panchina, non ha portato i frutti sperati. Santoro però difende le scelte e i compagni. «Sono stati molti fattori, più cose che hanno fatto sì che poi i risultati non venissero fuori. Varie cose, dalla mancanza di gioco, non riuscire più a fare gol, ne prendevamo molti. [..] Più cose a delineare un periodo così negativo».
E aggiunge: «I ragazzi, come Fatiguso, Delmestre, che sono miei coetanei, nelle occasioni che hanno avuto hanno sempre dato modo di far vedere quanto valgono, quindi di certo non è stata colpa dei giovani se i risultati non sono venuti subito».
Il tecnico Conde ha saputo imprimere una nuova filosofia, più offensiva e coraggiosa. Lo conferma lo stesso Santoro, analizzando le differenze con il precedente allenatore Cipolla:
«Con Conde si è visto, con i gol che abbiamo fatto nelle ultime tre partite, 3 con la Feldi, 4 con la Came e 7 col Pesaro […] credo che la differenza sia nel modo in cui si gioca, nell’attaccare di più […]. È un gioco più dedito all’attacco, a giocare la palla senza paura e pressare di più nella metà campo avversaria».
Fondamentale anche la gestione dello spogliatoio, come racconta lo stesso portiere in riferimento all’intervallo del derby contro la Feldi. «Il mister, grazie anche alla sua calma e tranquillità e alla fiducia che subito ci ha dato, ha dato a noi modo di giocare in modo più tranquillo […] e di fare bene in campo».
Con cinque giornate ancora da disputare, lo Sporting è a +6 dalla zona play-out e a -8 dai play-off. L’obiettivo play-off è difficile ma non impossibile.
«Mai dire mai. Il futsal è uno sporting imprevedibile in tutto, quindi bisogna crederci e fare più punti possibile. Bisogna fare bene in queste partite per poi sperare in un possibile play-off».
Fiuza? Uno stimolo a fare bene
Mattia Santoro è tornato a Sala Consilina dopo un anno di calcio a 11, trovando però un ambiente familiare e motivato. «La Serie A è un gradino più in alto rispetto al resto delle categorie, quindi ho dovuto mettermi alla pari di tutti a livello tecnico ma soprattutto a livello fisico […] ma sono partito subito bene e mi sono ambientato in un posto che fondamentalmente già conoscevo».
A dargli sicurezza c’è anche la convivenza con Luan Fiuza, portiere titolare e punto di riferimento «Fiuza grande portiere, uno dei top della Serie A. Stare dietro a lui per me è una grande cosa. È un riferimento, sto crescendo molto di più grazie a lui, perché riesco a rubare anche tecniche e trucchi del mestiere. Per me è solo un motivo in più per fare bene ed essere all’altezza della situazione».
Un ruolo da protagonista, anche da secondo
Nel futsal, il secondo portiere può diventare protagonista da un momento all’altro.
«Tutto più imprevedibile rispetto al calcio a 11 perché qualsiasi episodio fa sì che il secondo venga chiamato in causa, […] devo essere più pronto alla situazione».
Santoro ha anche aperto una parentesi personale, ricordando il momento in cui ha messo in dubbio il proprio percorso sportivo:
«Una piccola indecisione in un periodo difficile della mia vita calcistica. […] L’anno scorso ho giocato a calcio a 11 a Brienza, però grazie alla società, grazie al presidente che già mi conosceva bene perché avevo già fatto 3 anni allo Sporting […] sono ritornato sui miei passi».