Cagliari – Salernitana si svolgerà di fatto in un impianto temporaneo. Infatti, la storia degli impianti sportivi del capoluogo sardo è estremamente travagliato.
Cagliari Salernitana: la storia di uno stadio temporaneo
La storia dell’attuale impianto che ospita le partite del Cagliari, è strettamente collegata alla crescente obsolescenza dello stadio Sant’Elia che agli inizi degli anni 2010 si è dimostrato obsoleto, ma soprattutto non sicuro. Infatti, nel 2012 lo stadio fu dichiarato di fatto inagibile, costringendo i rossoblù a trasferirsi momentaneamente al Nereo Rocco di Trieste.
Tale dinamica tese a ripetersi negli anni. Infatti, numerosi furono i ritorni all’ormai ex stadio, reso agibile con numerosi interventi architettonici. Tuttavia, nel tempo l’opera di ammodernamento si rese di fatto non più realizzabile. Si optò quindi per l’utilizzo dello stadio “Is Arenas” di Quartu Sant’Elena, ma fu di fatto, un’esperienza fallimentare.
Per tali motivi, nella primavera del 2017 si iniziò a costruire uno stadio momentaneo nell’allora parcheggio del Sant’Elia. I lavori, procedendo rapidamente, permisero ai sardi di trasferirsi nel nuovo impianto, denominato Unipol Domus per motivi di sponsorizzazione, già nella stagione 2017/18.
La capienza massima dello stadio, è di 16 416 spettatori (in periodo ante covid), così suddivisi:
- tribuna centrale coperta (o Main Stand): 3272 posti
- tribuna scoperta est (o Tribuna Distinti): 4384 posti
- curva nord (dedicata alla tifoseria organizzata locale): 4404 posti
- curva sud: 3981 posti
- settore ospiti (entro la curva sud): 415 posti
Ovviamente per il futuro è prevista l’edificazione un nuovo stadio per ospitare le partite interne della squadra rossoblù.
