Seconda stagione di fila in massima serie per Roberta Diodato. Domenica da ricordare per la laterale salernitana autrice della sua prima tripletta in Serie A.
Roberta Diodato: nuova esperienza in A per la classe ’94
La calcettista classe ’94 di Salerno da qualche settimana ha abbracciato il suo terzo club degli ultimi 18 mesi. Dopo aver salutato la Serie A2 e la Salernitana, al termine della stagione 2018-2019, Roberta si è trasferita da prima a Montesilvano, in Abruzzo, nel passato campionato. Per la Diodato, con le pescaresi, la gioia del successo in Coppa della Divisione. In estate, poi, il passaggio alle laziali del Città di Capena, sempre in Serie A. Dopo pochi mesi in terra romana altra esperienza per la classe ’94, che saluta cosi il Lazio. Roberta Diodato è passata, infatti, alle toscane del Pelletterie. La calcettista, ex tra le altre di Locri e Napoli, approda cosi alle rosanero fiorentine che hanno irrobustito la propria rosa allontanandosi dall’ultimo posto della classifica occupato sino a gennaio.
Il rilancio del quintetto toscano
Giunta in Toscana a inizio gennaio Roberta Diodato ha spostato il progetto di rilancio del team del Pelletterie. Il club puntava a raggiungere la salvezza nonostante l’ultimo posto a quota 0 punti di fine dicembre. Dopo la buona prova contro la Lazio, nonostante la sconfitta per 2-1, è arrivato il primo successo giunto di misura contro il Cagliari, nel recupero dell’ottavo turno giocato il 20 gennaio. Domenica invece la seconda vittoria arrivata contro la Città di Capena battuta per 3-2. Ottavo posto raggiunto, nel torneo a dieci squadre, con il settimo lontano ora solo tre punti.
La prima tripletta in Serie A della calcettista salernitana
Per le rosanero del Pelletterie il nome sul tabellino finale delle tre reti realizzate è sempre lo stesso ovvero quello di Roberta Diodato. La prima marcatura vede la laterale ribadire in rete in maniera rapida la corta respinta del portiere avversario per il momentaneo 1-0. Nella ripresa il 2-0 dopo un tunnel a metà campo la calcettista esplode un tiro che si insacca imparabilmente nell’angolino basso. Il terzo sigillo, alla sua ex squadra, giunge in contropiede dopo uno stop ed un destro fulmineo che fissa il risultato sul 3-1, prima del 3-2 finale
