Dopo la diffusione del comunicato della Lega di Serie B sulle date dei play-out, che saranno giocati il 15 ed il 20 giugno contro la Sampdoria, a Salerno il primo pensiero che balza alla mente è quello della figura dell’ex allenatore granata, Leonardo Menichini, attualmente allenatore del Pontedera in Serie C, e che ha raccontato l’esperienza della sua Salernitana (annata 2018-2019) a Radio Punto Nuovo.
Menichini: “Anche la Salernitana ha tutto da perdere”
Protagonista dell’ultima salvezza della Salernitana ai play-out in Serie B, Leonardo Menichini, mister del Pontedera, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo della situazione venutasi a creare negli ultimi giorni nel campionato di cadetteria, con i granata nuovamente coinvolti in un contesto complesso visti i numerosi possibili risvolti:
«In Serie B la Salernitana non conosce ancora il suo avversario e sta passando tanto tempo dall’ultima gara. Ho vissuto un momento simile proprio con i granata quando non sapevamo se avremmo giocato con Foggia e Venezia, ed alla fine fummo abbinati ai veneti. Sia noi che il Venezia, avevamo staccato la spina. Quando non sai contro chi giocherai non è facile».
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«Ha tutto e niente da perdere la Samp? Anche la Salernitana. I blucerchiati cercheranno di sfruttare al massimo la nuova possibilità sapendo di non poter sbagliare.
Per quanto riguarda i granata, purtroppo in Italia con ricorsi e controricorsi si rischiano situazioni del genere. Sarebbe un peccato perdere la Serie B, e queste sono partite che si vincono anche tenendo i nervi saldi. È fondamentale lavorare sulla testa, Marino lo sa. Non c’è bisogno di sottolineare l’aspetto mentale, le motivazioni si conoscono a prescindere. È importante che il calciatore pensi a fare la sua prestazione, il campo poi darà il risultato, questa attesa non deve diventare un alibi».
«Brescia? Io sono stato lì con il maestro Mazzone, abbiamo allenato campioni come Baggio, Pirlo, Guardiola. Dispiace quando un club così deve staccare la spina. A volte ci sono delle difficoltà che non si riescono a risolvere. Non conosco la situazione interna, ma non dimentichiamo che ci sono tanti di club che sono dovuti ripartire dal basso. Quello che c’è da fare è stare attenti sui controlli di far non partire club che non possono permettersi la categoria, perché poi si rischia di falsare i campionati».