mercoledì 14 05 25
HomeFrontpageLe pagelle dei granata: Hrustic e Tongya svoltano la partita. Corazza, Ferrari...

Le pagelle dei granata: Hrustic e Tongya svoltano la partita. Corazza, Ferrari e Lochoshvili certezze

spot_img
spot_img
spot_img

Si è concluso da pochi minuti il match salvezza dell’Arechi tra Salernitana e Cosenza  valido per la 35ª giornata di Serie B . Ecco le pagelle dei granata.

Salernitana-Cosenza, le pagelle dei granata

Cambi minimi di formazione sia per i granata che per i rossoblù, alla ricerca di punti salvezza e di certezze.

Marino, rispetto alla partita vinta con il Sudtirol, vede l’unico cambiamento nell’inserimento di Tello al posto dell’infortunato Zuccon. Alvini, invece, lascia fuori rispetto al pari col Brescia Dalle Mura, Cimino e Cruz per fare spazio a Hristov, Ricciardi e Kouan.

La partita è finita con una vittoria per 3-1 della Salernitana grazie ai gol di Corazza, Ferrari e Tongya. Inutile per i Lupi il gol della bandiera di Zilli.

Christensen – Primo tempo di ordinaria amministrazione per il portiere danese. Nella ripresa, dà il suo contributo con un grande riflesso ravvicinato su D’Orazio. Non può nulla sull’affondo vincente di Zilli. 6,5.

Ruggeri – Sicuro e preciso negli interventi, si gioca bene l’ammonizione fermando Artistico lanciato verso la porta. Giocatore affidabile e lo sta dimostrando non facendo rimpiangere Bronn. 6,5.

Ferrari – È in un momento d’oro: difensivamente parlando è tornato ad essere garanzia di sicurezza; in zona gol, ancora meglio con il secondo gol consecutivo. È lui il simbolo di questa rinascita granata. 7.

Lochoshvili – Solita grinta, solite sgroppate e solite coperture provvidenziali. Il georgiano è una certezza e cresce di partita in partita in incisività. Insostituibile. 6,5.

Ghiglione – Meno intraprendente del solito, ma nel primo tempo aveva regalato un pallone d’oro che Corazza non è riuscito a sfruttare. Nella ripresa si limita al compitino e si rende protagonista di alcuni falli evitabili in zone pericolose del campo. 6.

Tello – Semplicemente un disastro: non un passaggio giusto e tanta confusione anche senza palla. L’ammonizione ingenua sublima una prestazione che di certo non ripaga la fiducia ripostagli da mister Marino. 5. Dal 46′ Hrustic – Con il suo ingresso in campo, il centrocampo cambia ritmo: passaggi illuminanti, ritmi dettati a lancetta d’orologio e, soprattutto, corner vincente che vale il raddoppio di Ferrari e via al contropiede del 3-0 di Tongya. Unico neo: sul gol di Zilli non è sembrato irreprensibile. 7,5.

Amatucci – È sempre lui il faro del centrocampo. Poco supportato da Tello, nel primo tempo si mette sulla spalle l’intera linea mediana e tenta di ristabilire l’ordine nel caos con le sue giocate illuminanti e con i suoi raddoppi in fase di interdizione. Nella ripresa, Hrustic gli consente di tirare un po’ il fiato e si limita all’ordinario, anche se avrebbe potuto addirittura timbrare il cartellino con maggiore decisione al tiro. 6,5.

Corazza – Ha una grande occasione nel primo tempo sullo scivolone di Ricciardi, ma Micai gli chiude lo specchio con un miracolo. Tra i suoi è tra i più attivi e intraprendenti e, infatti, è ancora lui a trovare il pertugio giusto per sbloccare la partita con un rasoterra mancino a punire un Micai non perfetto. 7.

Soriano – Inaugura la partita con un piattone in area che Micai sventa in due tempi. Per il resto tenta di guadagnare campo in coast-to-coast, ma raramente è riuscito ad entrare nel vivo dell’azione. Meglio quando si è trattato di gestire il pallone. 6. Dal 77′ Stojanovic – Entra e subito diventa decisivo partecipando attivamente all’azione che vale il 3-0 di Tongya. 6,5.

Verde – Le occasioni per prendere per mano la squadra le ha avute, soprattutto sui calci piazzati, ma al momento del dunque ha sempre cincischiato o tirato in porta con poca convinzione. Pecca di concretezza e in questo momento della stagione non se lo può permettere. Se non altro, dal suo corner nasce il vantaggio di Corazza. 5,5. Dal 61′ Tongya – Dopo una prima fase dove è apparso lezioso e, a tratti, irritante, trova il piazzato in contropiede che vale il 3-0 e si procura falli preziosi a far salire la squadra. Tutto sommato, ha fatto quello che doveva. 6,5.

Cerri – Nel primo tempo ha lui le occasioni migliori: nella prima riesce ad andare a segno, ma il guardalinee lo ferma per fuorigioco; sulla seconda, è incredibile come, da pochi passi, sia riuscito a non inquadrare la porta dopo la respinta di Micai su Corazza. Meglio nella ripresa con la gestione della palla. Ha ancora una grande occasione di testa per il raddoppio, ma Micai è portentoso. 5,5. Dal 60′ Simy – Occasioni non se ne procura, ma riesce a tenere alta la squadra con sacrificio e a contribuire alla costruzione dell’azione. Un buon ingresso. 6.

Marino – Due partite, due vittorie e zona salvezza diretta agganciata. Si gioca la carta Tello nel primo tempo, ma la mossa non ha sortito gli effetti sperati dopo un primo tempo soporifero. Nella ripresa, le mosse sono tutte vincenti, in particolare Hrustic e Tongya, e la partita viene portata a casa senza troppi patemi. Peccato per il secondo gol subito in altrettante partite: è l’unico aspetto da migliorare. 7.

spot_img

Notizie popolari

Le pagelle dei granata: Hrustic e Tongya svoltano la partita. Corazza, Ferrari e Lochoshvili certezze

spot_img
spot_img

Si è concluso da pochi minuti il match salvezza dell’Arechi tra Salernitana e Cosenza  valido per la 35ª giornata di Serie B . Ecco le pagelle dei granata.

Salernitana-Cosenza, le pagelle dei granata

Cambi minimi di formazione sia per i granata che per i rossoblù, alla ricerca di punti salvezza e di certezze.

Marino, rispetto alla partita vinta con il Sudtirol, vede l’unico cambiamento nell’inserimento di Tello al posto dell’infortunato Zuccon. Alvini, invece, lascia fuori rispetto al pari col Brescia Dalle Mura, Cimino e Cruz per fare spazio a Hristov, Ricciardi e Kouan.

La partita è finita con una vittoria per 3-1 della Salernitana grazie ai gol di Corazza, Ferrari e Tongya. Inutile per i Lupi il gol della bandiera di Zilli.

Christensen – Primo tempo di ordinaria amministrazione per il portiere danese. Nella ripresa, dà il suo contributo con un grande riflesso ravvicinato su D’Orazio. Non può nulla sull’affondo vincente di Zilli. 6,5.

Ruggeri – Sicuro e preciso negli interventi, si gioca bene l’ammonizione fermando Artistico lanciato verso la porta. Giocatore affidabile e lo sta dimostrando non facendo rimpiangere Bronn. 6,5.

Ferrari – È in un momento d’oro: difensivamente parlando è tornato ad essere garanzia di sicurezza; in zona gol, ancora meglio con il secondo gol consecutivo. È lui il simbolo di questa rinascita granata. 7.

Lochoshvili – Solita grinta, solite sgroppate e solite coperture provvidenziali. Il georgiano è una certezza e cresce di partita in partita in incisività. Insostituibile. 6,5.

Ghiglione – Meno intraprendente del solito, ma nel primo tempo aveva regalato un pallone d’oro che Corazza non è riuscito a sfruttare. Nella ripresa si limita al compitino e si rende protagonista di alcuni falli evitabili in zone pericolose del campo. 6.

Tello – Semplicemente un disastro: non un passaggio giusto e tanta confusione anche senza palla. L’ammonizione ingenua sublima una prestazione che di certo non ripaga la fiducia ripostagli da mister Marino. 5. Dal 46′ Hrustic – Con il suo ingresso in campo, il centrocampo cambia ritmo: passaggi illuminanti, ritmi dettati a lancetta d’orologio e, soprattutto, corner vincente che vale il raddoppio di Ferrari e via al contropiede del 3-0 di Tongya. Unico neo: sul gol di Zilli non è sembrato irreprensibile. 7,5.

Amatucci – È sempre lui il faro del centrocampo. Poco supportato da Tello, nel primo tempo si mette sulla spalle l’intera linea mediana e tenta di ristabilire l’ordine nel caos con le sue giocate illuminanti e con i suoi raddoppi in fase di interdizione. Nella ripresa, Hrustic gli consente di tirare un po’ il fiato e si limita all’ordinario, anche se avrebbe potuto addirittura timbrare il cartellino con maggiore decisione al tiro. 6,5.

Corazza – Ha una grande occasione nel primo tempo sullo scivolone di Ricciardi, ma Micai gli chiude lo specchio con un miracolo. Tra i suoi è tra i più attivi e intraprendenti e, infatti, è ancora lui a trovare il pertugio giusto per sbloccare la partita con un rasoterra mancino a punire un Micai non perfetto. 7.

Soriano – Inaugura la partita con un piattone in area che Micai sventa in due tempi. Per il resto tenta di guadagnare campo in coast-to-coast, ma raramente è riuscito ad entrare nel vivo dell’azione. Meglio quando si è trattato di gestire il pallone. 6. Dal 77′ Stojanovic – Entra e subito diventa decisivo partecipando attivamente all’azione che vale il 3-0 di Tongya. 6,5.

Verde – Le occasioni per prendere per mano la squadra le ha avute, soprattutto sui calci piazzati, ma al momento del dunque ha sempre cincischiato o tirato in porta con poca convinzione. Pecca di concretezza e in questo momento della stagione non se lo può permettere. Se non altro, dal suo corner nasce il vantaggio di Corazza. 5,5. Dal 61′ Tongya – Dopo una prima fase dove è apparso lezioso e, a tratti, irritante, trova il piazzato in contropiede che vale il 3-0 e si procura falli preziosi a far salire la squadra. Tutto sommato, ha fatto quello che doveva. 6,5.

Cerri – Nel primo tempo ha lui le occasioni migliori: nella prima riesce ad andare a segno, ma il guardalinee lo ferma per fuorigioco; sulla seconda, è incredibile come, da pochi passi, sia riuscito a non inquadrare la porta dopo la respinta di Micai su Corazza. Meglio nella ripresa con la gestione della palla. Ha ancora una grande occasione di testa per il raddoppio, ma Micai è portentoso. 5,5. Dal 60′ Simy – Occasioni non se ne procura, ma riesce a tenere alta la squadra con sacrificio e a contribuire alla costruzione dell’azione. Un buon ingresso. 6.

Marino – Due partite, due vittorie e zona salvezza diretta agganciata. Si gioca la carta Tello nel primo tempo, ma la mossa non ha sortito gli effetti sperati dopo un primo tempo soporifero. Nella ripresa, le mosse sono tutte vincenti, in particolare Hrustic e Tongya, e la partita viene portata a casa senza troppi patemi. Peccato per il secondo gol subito in altrettante partite: è l’unico aspetto da migliorare. 7.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari