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Corazza inarrestabile, Ferrari e Lochoshvili sontuosi. Le pagelle dei granata

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Si è concluso da pochi minuti il match salvezza dell’Arechi tra Salernitana e Sudtirol  valido per la 33ª giornata di Serie B . Ecco le pagelle dei granata.

Salernitana-Sudtirol: le pagelle dei granata

Castori ritorna da avversario all’Arechi e rivoluziona il suo Sudtirol per non farsi cogliere impreparato dalla nuova Salernitana di Marino. Rispetto alla gara casalinga col Cesena, fuori El Kaouakibi, Barreca, Pyythiä, Kofler e Rover per fare spazio a Veseli, Davi, Martini, Giorgini e Merkaj. Il tecnico marsalese risponde confermando il 3-4-2-1 già visto a Castellammare, con le sole eccezioni di Ghiglione, Corazza e Amatucci in luogo di Stojanovic, Njoh (squalificato) e Tongya.

La partita è terminata con la vittoria per 2-1 dei granata grazie ai gol di Ghiglione e Ferrari, con gli altoatesini che sono riusciti ad accorciare le distanze con la zampata di Pietrangeli.

Christensen – Ordinaria amministrazione per il portiere danese, sollecitato solo in un paio di circostanze in cui non ha faticato nel bloccare il pallone. Nella ripresa, riesce a respingere con l’aiuto del palo la punizione di Pytthia, ma non può nulla sulla ribattuta di Pietrangeli. Decisivo nel finale quando si oppone a Mallamo con un volo d’angelo. 7.

Ruggeri – Molta imprecisione in fase di impostazione e soffre tremendamente i cambi di passo di Casiraghi. Nella ripresa cresce di molto rendendosi protagonista di diverse chiusure decisive. 6,5.

Ferrari – Merkaj, Gori e Odogwu fisicamente sanno farsi rispettare, ma il capitano granata tiene botta limitando al minimo sindacale le sortite offensive avversarie in area. Bravo a saltare più in alto di tutti sul corner di Corazza siglando il raddoppio. Sfortunato in occasione della traversa colpita sul 2-1. Eroico nel finale quando ha troneggiato per tutto il tempo sul gioco aereo, dando tranquillità alla retroguardia e a Christensen. 7,5.

Lochoshvili – Fondamentale quando cerca di far salire la squadra con le sue sgroppate o quando deve recuperare in fase di ripiegamento. Brividi quando, mancando un pallone di testa sul cross di Davi, stava per ingannare Christensen. Nel finale, diventa decisivo grazie alla sua fisicità, togliendo diverse volte le castagne dal fuoco con recuperi e chiusure clamorosi. 7,5.

Ghiglione – Si fa vedere perlopiù in proiezione offensiva, ma soffre maledettamente gli inserimenti di Davi dal suo lato. Ad inizio ripresa, è lui a sbloccare la partita da rapace d’area sulla grande iniziativa di Corazza dalla sinistra. Fondamentale anche nel finale quando, spostato a sinistra, è riuscito a limitare le avanzate di Molina. 7.

Zuccon – Tanta legna a centrocampo e anche più precisione del solito nei passaggi. Un autentico motorino di centrocampo, oltre che una diga. 6,5.

Amatucci – Era mancato tanto a Castellammare. Riesce a mettere ordine in mediana e impegna anche Adamonis con un tiro dalla distanza. Nella ripresa si erge a baluardo davanti la difesa con ottimi interventi in fase di raddoppio. 6,5.

Corazza – Giocatore prezioso in proiezione offensiva con diversi palloni interessanti, ma soffre molto la velocità e la fisicità di Molina. È lui a fornire l’assist vincente a Ghiglione per il vantaggio con un’azione travolgente, oltre ad aver battuto il calcio d’angolo che ha portato al raddoppio di Ferrari. Poteva farne anche un terzo se Ferrari non fosse stato fermato dalla traversa. Esce stremato tra gli applausi dopo aver giocato gli ultimi 10′ da esterno d’attacco. 8. Dall’86’ Tello – Entra per congelare il possesso palla, è risultato alcune volte impreciso negli appoggi. s.v.

Verde – Tra i più attivi nel primo tempo, trova diversi pertugi per gli assist vincente e si rende pericoloso varie volte al tiro impegnando seriamente Adamonis. Nella ripresa si spegne alla distanza. 5,5. Dal 76′ Stojanovic – Impegna Adamonis con un tiro dal limite e fa valere la sua freschezza atletica nel finale. Buon ingresso il suo. 6.

Soriano – L’intervento in extremis di Pietrangeli nel primo tempo gli ha strozzato l’urlo in gola. Nella ripresa spreca un contropiede 3 vs 2 con una scelta di passaggio non irreprensibile. Partita d’esperienza e sostanza nel primo tempo, troppa stanchezza nella ripresa. 6. Dal 70′ Tongya – Alcune scelte sbagliate in fase di impostazione, ma ha permesso alla squadra di salire quando in apnea. 6.

Cerri – Poco cattivo in area, sempre alla ricerca della sponda vincente anziché del tiro in porta. Ha il pregio, però, di tenere impegnati, seppur con sorti alterne, i centrali difensivi altotesini. Ad inizio ripresa, in sforbiciata da posizione ravvicinata, si fa fermare sul più bello da un ottimo Adamonis. Per il resto, tanti errori in fase di rifinitura. Non la sua miglior partita. 5,5. Dal 76′ Raimondo – È mancata la sua fisicità nel finale. Tanto sacrificio, ma poca sostanza. 5,5.

Marino – Buona la prima per il tecnico siciliano, nonostante le macerie ereditate dalla trasferta di Castellammare di Stabia. Si affida ad un 3-4-2-1 equilibrato, domina il primo tempo a livello territoriale e nel secondo tempo la squadra raccoglie quanto seminato con due gol e una traversa. Giusti i cambi e squadra mentalmente più libera sicuramente: un ottimo inizio per le ultime 5 finali che restano. 7.

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La partita è terminata con la vittoria per 2-1 dei granata grazie ai gol di Ghiglione e Ferrari, con gli altoatesini che sono riusciti ad accorciare le distanze con la zampata di Pietrangeli.

Christensen – Ordinaria amministrazione per il portiere danese, sollecitato solo in un paio di circostanze in cui non ha faticato nel bloccare il pallone. Nella ripresa, riesce a respingere con l’aiuto del palo la punizione di Pytthia, ma non può nulla sulla ribattuta di Pietrangeli. Decisivo nel finale quando si oppone a Mallamo con un volo d’angelo. 7.

Ruggeri – Molta imprecisione in fase di impostazione e soffre tremendamente i cambi di passo di Casiraghi. Nella ripresa cresce di molto rendendosi protagonista di diverse chiusure decisive. 6,5.

Ferrari – Merkaj, Gori e Odogwu fisicamente sanno farsi rispettare, ma il capitano granata tiene botta limitando al minimo sindacale le sortite offensive avversarie in area. Bravo a saltare più in alto di tutti sul corner di Corazza siglando il raddoppio. Sfortunato in occasione della traversa colpita sul 2-1. Eroico nel finale quando ha troneggiato per tutto il tempo sul gioco aereo, dando tranquillità alla retroguardia e a Christensen. 7,5.

Lochoshvili – Fondamentale quando cerca di far salire la squadra con le sue sgroppate o quando deve recuperare in fase di ripiegamento. Brividi quando, mancando un pallone di testa sul cross di Davi, stava per ingannare Christensen. Nel finale, diventa decisivo grazie alla sua fisicità, togliendo diverse volte le castagne dal fuoco con recuperi e chiusure clamorosi. 7,5.

Ghiglione – Si fa vedere perlopiù in proiezione offensiva, ma soffre maledettamente gli inserimenti di Davi dal suo lato. Ad inizio ripresa, è lui a sbloccare la partita da rapace d’area sulla grande iniziativa di Corazza dalla sinistra. Fondamentale anche nel finale quando, spostato a sinistra, è riuscito a limitare le avanzate di Molina. 7.

Zuccon – Tanta legna a centrocampo e anche più precisione del solito nei passaggi. Un autentico motorino di centrocampo, oltre che una diga. 6,5.

Amatucci – Era mancato tanto a Castellammare. Riesce a mettere ordine in mediana e impegna anche Adamonis con un tiro dalla distanza. Nella ripresa si erge a baluardo davanti la difesa con ottimi interventi in fase di raddoppio. 6,5.

Corazza – Giocatore prezioso in proiezione offensiva con diversi palloni interessanti, ma soffre molto la velocità e la fisicità di Molina. È lui a fornire l’assist vincente a Ghiglione per il vantaggio con un’azione travolgente, oltre ad aver battuto il calcio d’angolo che ha portato al raddoppio di Ferrari. Poteva farne anche un terzo se Ferrari non fosse stato fermato dalla traversa. Esce stremato tra gli applausi dopo aver giocato gli ultimi 10′ da esterno d’attacco. 8. Dall’86’ Tello – Entra per congelare il possesso palla, è risultato alcune volte impreciso negli appoggi. s.v.

Verde – Tra i più attivi nel primo tempo, trova diversi pertugi per gli assist vincente e si rende pericoloso varie volte al tiro impegnando seriamente Adamonis. Nella ripresa si spegne alla distanza. 5,5. Dal 76′ Stojanovic – Impegna Adamonis con un tiro dal limite e fa valere la sua freschezza atletica nel finale. Buon ingresso il suo. 6.

Soriano – L’intervento in extremis di Pietrangeli nel primo tempo gli ha strozzato l’urlo in gola. Nella ripresa spreca un contropiede 3 vs 2 con una scelta di passaggio non irreprensibile. Partita d’esperienza e sostanza nel primo tempo, troppa stanchezza nella ripresa. 6. Dal 70′ Tongya – Alcune scelte sbagliate in fase di impostazione, ma ha permesso alla squadra di salire quando in apnea. 6.

Cerri – Poco cattivo in area, sempre alla ricerca della sponda vincente anziché del tiro in porta. Ha il pregio, però, di tenere impegnati, seppur con sorti alterne, i centrali difensivi altotesini. Ad inizio ripresa, in sforbiciata da posizione ravvicinata, si fa fermare sul più bello da un ottimo Adamonis. Per il resto, tanti errori in fase di rifinitura. Non la sua miglior partita. 5,5. Dal 76′ Raimondo – È mancata la sua fisicità nel finale. Tanto sacrificio, ma poca sostanza. 5,5.

Marino – Buona la prima per il tecnico siciliano, nonostante le macerie ereditate dalla trasferta di Castellammare di Stabia. Si affida ad un 3-4-2-1 equilibrato, domina il primo tempo a livello territoriale e nel secondo tempo la squadra raccoglie quanto seminato con due gol e una traversa. Giusti i cambi e squadra mentalmente più libera sicuramente: un ottimo inizio per le ultime 5 finali che restano. 7.

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