Sampdoria-Salernitana è andata in archivio e per l’arbitro Aureliano è stata un’ultima partita parecchio movimentata. Analizziamo la prestazione del fischietto della sezione di Bologna.
Sampdoria-Salernitana: la partita dell’arbitro Aureliano
Quella di Marassi tra Sampdoria e Salernitana è stata l’ultima partita per l’arbitro Gianluca Aureliano. Il fischietto bolognese ci teneva a chiudere la carriera in grande stile ed ha offerto un arbitraggio all’altezza dell’importanza della posta in palio, anche se qualche sbavatura c’è stata.
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L’arbitro ha tenuto sempre in pugno la partita fischiando molto e lasciando correre pochissimo, mantenendo un metro di giudizio piuttosto equilibrato. Certo, qualche perplessità l’ha lasciata sulla gestione dei cartellini e in un caso è dovuto intervenire il VAR a correggerlo, ma nel complesso la prestazione è stata sufficiente.
Partiamo subito con la distribuzione dei cartellini gialli: giuste le ammonizioni comminate a Depaoli, Yepes (forse ne meritava più di una dopo l’iniziale parapiglia con Hrustic), Ghiglione, Raimondo, Venuti, Veroli e Ioannou. Qualche discorso a parte le meriterebbero quelle di Tongya e Simy. Nel primo caso, l’intervento dell’italo-camerunense è energico e a palla virtualmente irraggiungibile, ma siamo lungi dalla sanzione con giallo. Per quanto concerne il nigeriano, l’attaccante si scontra in corsa con Cragno in uscita, ma non allunga il piede in maniera pericolosa. Trattandosi esclusivamente di imprudenza e non negligenza, il giallo è eccessivo.
Chi era meritevole di sanzione era Ronaldo Vieira. Il centrocampista inglese della Sampdoria ha commesso una serie di falli tattici e anche piuttosto pericolosi che avrebbero meritato almeno un’ammonizione. Giusto non fischiare il rigore di Ruggeri per un tocco con la mano: rimpallo fortuito con un’altra parte del corpo e posizione congrua del braccio. Giusta anche la punizione fischiata a Lochoshvili su Vieira da cui è originato il raddoppio blucerchiato.
Passiamo, ora, alle due espulsioni. Al 91′, Borini viene inizialmente ammonito per un brutto fallo sulla trequarti ai danni di Lochoshvili. Il VAR richiama l’arbitro per l’on field review, la quale mostra la pericolosità dell’intervento dell’ex Milan, in scivolata con il piede alzato a colpire la tibia del georgiano. Espulsione ineccepibile. Insindacabile anche l’espulsione di Stojanovic al 96′: lo sloveno colpisce con una manata a gioco fermo Ioannou sotto gli occhi del direttore di gara. A causa dell’intervento del VAR e del parapiglia creatosi dopo l’espulsione del laterale granata, l’arbitro ha prolungato l’iniziale recupero di 6′ (dovuto ai cambi e al doppio infortunio di Cragno) con ulteriori 5′ supplementari.