La Salernitana vede già avanti, progettando la nuova stagione di calcio, con un nuovo DS già ufficializzato e con un allenatore che, a breve, firmerà per i granata. Ma i rimpianti rimangono soprattutto per la retrocessione in Serie C e per come si è concretizzata. In un messaggio di saluti alla città di Salerno, ha espresso tutto il suo rammarico anche l’ex DS Marco Valentini.
Valentini ed il suo messaggio per Salerno
La Salernitana è stata protagonista di una stagione negativa in cadetteria. Una stagione che ha visto diverse figure caricarsi di responsabilità, magari anche non rispettate, ma che fino all’ultimo hanno provato a salvare Salerno e la Salernitana dal baratro della Serie C, non riuscendoci. Tra queste, sicuramente Valentini rimarrà un profilo centrale di questa annata negativa, caratterizzata da tanti cambi, di panchina e di giocatori, che non sono mai riusciti a dare continuità alla formazione granata.
Proprio Valentini, oramai ex DS della Salernitana, ha salutato sui social i tifosi salernitani, lasciandosi anche andare in alcune dichiarazioni molto forti su ciò che è avvenuto intorno ai play-out disputati circa una settimana fa contro la Sampdoria: «Il tempo e la magistratura (spero) porteranno verità e giustizia ad una città, ad una società e a tutti i professionisti vittime di questa enorme ingiustizia… è stata breve ma intensa… arrivederci Salerno».
L’operato di Valentini a Salerno
Un saluto che dimostra evidente rammarico da parte del DS maceratese che, sin dal primo giorno, ha provato in tutti i modi a mettere una squadra temeraria a disposizione di Breda prima, e Marino poi. Il risultato? Un mix di ottimi colpi ed altri meno utili alla causa, partendo da Raimondo, match-winner solo nella gara contro la Cremonese, fino ad arrivare a Cerri, autore di 3 gol nelle prime 2 partite, prima di rimanere a secco per tutta la stagione. Lo stesso discorso vale anche per i vari Girelli, Caligara e Zuccon, tutti rimasti a secco e soprattutto visti molto poco in campo (tranne Zuccon che fino alla fine di aprile ha dato continuità alla mediana composta insieme ad Amatucci).
Differente, invece, è il tema riguardante il giovane Corazza, che dopo essere stato in panchina ai danni di Njoh per circa un mese, è riuscito a diventare un punto di riferimento sulla fascia mancina, Christensen, protagonista con tantissimi interventi da gennaio a giugno e dimostrante una grande professionalità, e Lochoshvili, anche lui professionale e garante un’ottima gestione della difesa granata insieme a capitan Ferrari.