La Salernitana sconfigge di misura il Siracusa nella partita di esordio in campionato di serie C ma soffre e non convince. Si attendono miglioramenti e novità dal mercato per alzare il livello di competitività.
Tre punti e poco altro al debutto: l’editoriale
Più ombre che luci per la Salernitana nella prima uscita in campionato nel deserto dell’Arechi, chiuso per la seconda giornata di squalifica. Squadra apparsa ancora imballata dopo il ritiro, forse troppo brutta a vedersi per essere vera. La realtà è che il neopromosso Siracusa, ancora assente dalle stanze del calciomercato, con tanti giovani in rosa e solo quattro riserve in panchina, ha messo in difficoltà la compagine di Raffaele, chiamata a conquistare il campionato senza se e senza ma.
La Salernitana non ha espresso una manovra fluida, non è apparsa arrembante, anzi ha dovuto prestare attenzione alle velenose ripartenze ospiti. In un’occasione nella ripresa Golemic ha salvato il risultato spendendo il giallo con tutta la sua esperienza. In fase offensiva si sono viste poche idee messe in pratica, nemmeno l’appoggio su Inglese è stata un soluzione cercata. Il gioco in profondità era nelle intenzioni la soluzione più ghiotta, vista la linea difensiva molto alta dei siciliani. Ma il passo degli attaccanti granata non aveva brillantezza e lo sprint necessario per essere efficaci. E non possono rappresentare una giustificazione i cinque gol annullati per fuorigioco, seppur di poco. Applicare l’offside è un’arma difensiva, uscire dalla trappola è abilità tecnica, scaltrezza e frutto di brillantezza fisica. Ai padroni di casa è mancato l’ultimo passaggio, da fare sincronizzato, semplicemente col tempo e il dosaggio giusto per andare regolarmente a rete. Achik nel secondo tempo ha dato più pericolosità alle azioni offensive, sfiorando anche il raddoppio, ma sotto porta non ha mostrato un alto livello di letalità.
Tre punti per partire bene, ma c’è tanto lavoro da fare
La prestazione è assolutamente incolore, insufficiente, quantomeno per le condizioni e le attese. Il risultato pieno era fondamentale ed è arrivato. Partire col piede giusto rappresentava il must alla viglia dopo due retrocessioni consecutive e la necessità di ripartire per risalire subito dagli Inferi. I tre punti sono fieno da mettere in cascina ma non mancano le problematiche da affrontare, specialmente nell’immediato. Ma vanno fatti passi avanti sensibili sotto il profilo del gioco, delle idee di manovra e quant’altro. I granata sono apparsi lenti, impacciati e non brillanti fisicamente. Probabile che la differenza netta con l’avversario su questo aspetto dipenda dalla differenza di carichi nella preparazione. Il Siracusa ha utilizzato un solo cambio per tutta la gara, a fronte delle cinque della Salernitana, a organico pressoché completo. Al netto degli arrivi, che si spera il DS Faggiano faccia presto a concludere. Per vincere, unico e dichiarato obiettivo della Bersagliera, occorre rimpinguare la rosa nei ruoli non adeguatamente coperti e fare iniezioni ulteriori di qualità nei reparti. Viceversa, anche una squadra matricola, ben rodata e con spinta atletica sufficiente, può mettere in difficoltà la Salernitana e quindi in discussione il progetto.