mercoledì 14 05 25
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Scafati si arrende anche a Brescia

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Continua il tragico momento dello Scafati Basket. Impegnati a Brescia, gli uomini di Ramondino non riescono a raccogliere i due punti. C’è un’analisi da fare.

Il crollo dello Scafati Basket

Non è più una novità scrivere che Scafati è in grave crisi, sia parlando della società sia parlamdo dei risultati conseguiti sul campo di gioco. Che i due fattori sembrino intrecciati, è assodato: mente e fisico vanno di pari passo e la gara contro Brescia sembra la prova finale. La gara si è conclusa con 86-72 che non ha lasciato sorpresi nessuno, sia per l’ottima stagione del salernitano Giuseppe Poeta, coach di Brescia, sia per la china verso cui sta rotolando la squadra gialloblù.

Se proprio qualcuno covasse qualche dubbio sulla superiorità che ha avuto Brescia sulla gara, basti pensare che dal primo minuto la squadra di casa è sempre stata in vantaggio sugli ospiti fino ad arrivare a un massimo di +27 punti di vantaggio al terzo quarto. La superiorità si vede già nei primi secondi di gioco, quando Brescia piazza un 10-3 che costringe subito Ramondino al time-out. Ma il time-out non ha cambiato l’andamento gara.

Le statistiche della gara

Interessante il lato statistiche, tralasciando la team lead per un attimo. In una partita estremamente fisica, con quasi quaranta falli fischiati dall’arbitro, colpisce il modo in cui la squadra di casa abbia tenuto i nervi salti conservando un’ottima precisione, quantomeno sui tiri da due (62,8%) rispetto agli ospiti (48,9%); ancor più importante il confronto dei tiri liberi, che Scafati segna solo al 58% circa. Questo è uno di quei casi dove il fattore psicologico conta molto, visto e considerata l’indiscutibile abilità dei protagonisti.

Ancor più emblamatico è vedere un playmaker di 38 anni, Cianciarini, essere il miglior tiratore per i gialloblù con 15 punti. Altro fattore da tenere d’occhio è la shot chart, ovvero la rappresentazione grafica delle posizioni in cui una squadra tira e di quanto è efficace in quelle zone. Guardiamola assieme: 

scafati-brescia
© LBA

Il commento dello Scafati Basket

A conclusione della gara, coach Ramondino non ha esitato a presentarsi davanti i giornalisti per dire la propria sulla gara. Il commento: “Congratulazioni a Brescia e a coach Poeta, quest’ultimo è stato un grande giocatore e sarà certamente un grande allenatore. Per quanto riguarda noi, al netto dei meriti dei nostri avversari, abbiamo commesso ancora una volta troppi errori gratuiti, alimentando il gioco offensivo della Germani. Anche oggi, troppo palle perse non forzate nonché tanti tiri sbagliati nel pitturato e dalla distanza che non ci consentono di restare in partita, soprattutto contro compagini di questa caratura. Infine, non avevamo a disposizione Miaschi ed Ulaneo, dunque, con rotazioni così ridotte avremmo avuto di certo la necessità di beneficiare di un contributo più rilevante da parte di ciascuno”.

Daniele Alfano
Daniele Alfano
Laureato in Scienze storiche.
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Continua il tragico momento dello Scafati Basket. Impegnati a Brescia, gli uomini di Ramondino non riescono a raccogliere i due punti. C’è un’analisi da fare.

Il crollo dello Scafati Basket

Non è più una novità scrivere che Scafati è in grave crisi, sia parlando della società sia parlamdo dei risultati conseguiti sul campo di gioco. Che i due fattori sembrino intrecciati, è assodato: mente e fisico vanno di pari passo e la gara contro Brescia sembra la prova finale. La gara si è conclusa con 86-72 che non ha lasciato sorpresi nessuno, sia per l’ottima stagione del salernitano Giuseppe Poeta, coach di Brescia, sia per la china verso cui sta rotolando la squadra gialloblù.

Se proprio qualcuno covasse qualche dubbio sulla superiorità che ha avuto Brescia sulla gara, basti pensare che dal primo minuto la squadra di casa è sempre stata in vantaggio sugli ospiti fino ad arrivare a un massimo di +27 punti di vantaggio al terzo quarto. La superiorità si vede già nei primi secondi di gioco, quando Brescia piazza un 10-3 che costringe subito Ramondino al time-out. Ma il time-out non ha cambiato l’andamento gara.

Le statistiche della gara

Interessante il lato statistiche, tralasciando la team lead per un attimo. In una partita estremamente fisica, con quasi quaranta falli fischiati dall’arbitro, colpisce il modo in cui la squadra di casa abbia tenuto i nervi salti conservando un’ottima precisione, quantomeno sui tiri da due (62,8%) rispetto agli ospiti (48,9%); ancor più importante il confronto dei tiri liberi, che Scafati segna solo al 58% circa. Questo è uno di quei casi dove il fattore psicologico conta molto, visto e considerata l’indiscutibile abilità dei protagonisti.

Ancor più emblamatico è vedere un playmaker di 38 anni, Cianciarini, essere il miglior tiratore per i gialloblù con 15 punti. Altro fattore da tenere d’occhio è la shot chart, ovvero la rappresentazione grafica delle posizioni in cui una squadra tira e di quanto è efficace in quelle zone. Guardiamola assieme: 

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© LBA

Il commento dello Scafati Basket

A conclusione della gara, coach Ramondino non ha esitato a presentarsi davanti i giornalisti per dire la propria sulla gara. Il commento: “Congratulazioni a Brescia e a coach Poeta, quest’ultimo è stato un grande giocatore e sarà certamente un grande allenatore. Per quanto riguarda noi, al netto dei meriti dei nostri avversari, abbiamo commesso ancora una volta troppi errori gratuiti, alimentando il gioco offensivo della Germani. Anche oggi, troppo palle perse non forzate nonché tanti tiri sbagliati nel pitturato e dalla distanza che non ci consentono di restare in partita, soprattutto contro compagini di questa caratura. Infine, non avevamo a disposizione Miaschi ed Ulaneo, dunque, con rotazioni così ridotte avremmo avuto di certo la necessità di beneficiare di un contributo più rilevante da parte di ciascuno”.

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Daniele Alfano
Daniele Alfano
Laureato in Scienze storiche.
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