A tre giorni dal play-out d’andata tra Sampdoria e Salernitana, il DS granata Marco Valentini ha concesso una breve intervista al Corriere dello Sport per parlare di questo finale di stagione anomalo.
Valentini: “Ci vogliono cuore, testa e coraggio”
Un Marco Valentini a cuore aperto quello che si presenta dinanzi ai microfoni del Corriere dello Sport a pochi giorni dal play-out d’andata tra Sampdoria e Salernitana a Marassi.
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Il DS granata ha aperto illustrando il quadro della situazione in casa Salernitana dopo l’ultimo mese di stop:
«Questo momento è figlio di una situazione anomala. Se a marzo il Brescia fosse stato penalizzato, per tutti il campionato sarebbe stato diverso. In questo lasso di tempo, tra febbraio e maggio, qualcosa non ha funzionato. E questo ci porta all’attualità, che di normale e di regolare non ha nulla. Arrivare a maggio, essere in ritiro per giocare con il Frosinone, sapere il giorno prima che non giocherai, poi allenarsi per un mese senza partite: cosa c’è di normale? Ma la Salernitana rispetta le decisioni degli organi competenti, quindi ci prepariamo per i playout. Il 21 maggio ai calciatori ho detto: non so contro chi e quando, ma giocheremo. Ci mancano gli ultimi 100 metri, da fare in maniera rabbiosa. E nessuno deve provare a toglierceli».
Domani, 13 giugno, è anche il giorno in cui il TFN discuterà dell’istanza cautelare presentata dai granata:
«Per me, per il tecnico e per la squadra non cambia nulla. Dobbiamo solo pensare a vincere. Quello che succede a livello legale è diverso da ciò che riguarda la gestione del campo. Io posso incidere su quest’ultima. Sul piano legale la Salernitana ha adottato e adotterà tutti i provvedimenti che ritiene opportuni. Questa è una società seria ed integra, non siamo sprovveduti».
Sicuramente la sensazione che la squadra sia stata danneggiata è presente nell’ambiente:
«Sembra di essere in ritiro pre-campionato e la partita che affronteremo è come se fosse la prima di Coppa Italia. È stata spezzata l’inerzia della squadra, che stava venendo fuori con valori e ritmi. Una società di calcio ha sempre il dovere di pensare al futuro. Ci faremo trovare pronti. Certo, ci sarà un ritardo della programmazione e questo è un altro danno».
Parlando della partita, ci saranno tanti fattori da analizzare, dalle situazioni contrattuali dei calciatori alle insidie che può portare un confronto con due risultati a favore su tre:
«Alla squadra martedì ho detto: se siamo nei play-out la responsabilità è nostra e ci salveremo solo per merito nostro. Questo è l’obiettivo di tutti e per me un obiettivo diventa un’ossessione. A livello umano, posso garantire che non c’è un solo calciatore che non voglia salvare questa squadra per la città, per la società e per la propria carriera. Con qualcuno stiamo già ragionando per il rinnovo, ma il discorso contrattuale è secondario rispetto all’obiettivo di gruppo. Avere due risultati su tre è un pericolo a livello psicologico. Non dobbiamo cadere nel tranello, ma impostare le due gare per vincerle. In queste due gare conterà la gestione delle forze, quindi i cambi saranno decisivi. I tre fattori che prevarranno? Cuore, testa e coraggio».
Andando più nello specifico, la Sampdoria è un avversario da non prendere con le molle, considerando l’ultimo precedente:
«Nella vita s’impara dagli errori. La gara di Genova è stato un errore collettivo. Sappiamo quello che non dobbiamo rifare e non lo rifaremo. Della Sampdoria temiamo l’entusiasmo di chi era retrocesso ed ora ha una nuova possibilità per salvarsi. Loro faranno la partita della vita e noi dovremo fare la partita della vita. Chi sarà più forte, vincerà. Mi auguro che tutti i tifosi siano con noi per non dare vantaggi all’avversario. Sono sicuro che designeranno gli arbitri migliori, quindi sono tranquillo. Sogno di festeggiare il 20 a Salerno con lo stadio pieno. Vi garantisco che ce lo meritiamo tutti. Qui ho visto solo tanto amore e attaccamento».
Infine, Valentini ha spiegato l’importanza della presenza del patron Iervolino in questo momento difficile:
«Il presidente è un sano portatore di energia positiva, di ottimismo, carica e fiducia. Comunica bene con i ragazzi. È un valore aggiunto per questi 180’».